Nel contributo si individuano da un lato alcuni elementi caratterizzanti l’ambiente digitale che facilitano la propagazione dell’odio razziale; tali tratti, se ben conosciuti, possono essere attivati e promossi anche per strategie di prevenzione e contrasto dei cosiddetti «razzismi 2.0». Dall’altro lato, nel testo si analizza come il discorso razzista si evolve nei contenuti a seguito del nuovo contesto sociale, economico, politico e culturale, all’interno del quale rientrano anche le modalità della cultura convergente e della partecipazione 2.0. Tesi del saggio è che in Rete va in scena la stagione del «razzismo esplicito banalizzato», che unisce l’argomentazione culturale e l’inquietudine per le differenze al recupero dell’istanza biologica. Questo ritorno avviene su basi nuove: non scientifiche, ma svuotate di senso e per questo accettate. Dopo il «razzismo senza razze», siamo dunque di fronte a quello che potremmo definire «razzismo con razze senza credibilità».

Pasta, S., Razzismi espliciti banalizzati. L’ambiente digitale e il “ritorno della razza", in Milena Santerin, M. S. (ed.), Il nemico innocente. L’incitamento all’odio nell’Europa contemporanea. The Innocent Enemy. Hate incitement in contemporary Europe, Guerini e Associati, Milano 2019: 173- 190 [http://hdl.handle.net/10807/132614]

Razzismi espliciti banalizzati. L’ambiente digitale e il “ritorno della razza"

Pasta, Stefano
2019

Abstract

Nel contributo si individuano da un lato alcuni elementi caratterizzanti l’ambiente digitale che facilitano la propagazione dell’odio razziale; tali tratti, se ben conosciuti, possono essere attivati e promossi anche per strategie di prevenzione e contrasto dei cosiddetti «razzismi 2.0». Dall’altro lato, nel testo si analizza come il discorso razzista si evolve nei contenuti a seguito del nuovo contesto sociale, economico, politico e culturale, all’interno del quale rientrano anche le modalità della cultura convergente e della partecipazione 2.0. Tesi del saggio è che in Rete va in scena la stagione del «razzismo esplicito banalizzato», che unisce l’argomentazione culturale e l’inquietudine per le differenze al recupero dell’istanza biologica. Questo ritorno avviene su basi nuove: non scientifiche, ma svuotate di senso e per questo accettate. Dopo il «razzismo senza razze», siamo dunque di fronte a quello che potremmo definire «razzismo con razze senza credibilità».
2019
Italiano
Il nemico innocente. L’incitamento all’odio nell’Europa contemporanea. The Innocent Enemy. Hate incitement in contemporary Europe
978-88-6250-760-8
Guerini e Associati
Pasta, S., Razzismi espliciti banalizzati. L’ambiente digitale e il “ritorno della razza", in Milena Santerin, M. S. (ed.), Il nemico innocente. L’incitamento all’odio nell’Europa contemporanea. The Innocent Enemy. Hate incitement in contemporary Europe, Guerini e Associati, Milano 2019: 173- 190 [http://hdl.handle.net/10807/132614]
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