Il saggio si concentra sul Seminario di Bergamo dagli ultimi anni dell’episcopato di Camillo Guindani fino all’episcopato di Giacomo Maria Radini Tedeschi. In particolare, si focalizza sul rinnovamento promosso da alcuni docenti, sensibili alla scienza, al metodo critico-storico e alle aspirazioni del movimento sociale cattolico. L’attrito provocato sul tradizionale impianto di studi seminaristico, improntato a un forte tomismo e orientato a spiritualizzare il sacerdote, produce tensioni tali da provocare l’espulsione dei professori intellettualmente più dinamici. In tal modo, in contrasto con una certa storiografia, il saggio dimostra la porosità fra istituzione seminariale, cultura moderna e società civile durante gli anni segnati dal modernismo.
Persico, A., Tracce di modernismo nel Seminario di Bergamo, <<IOANNES XXIII>>, 2017; (5): 89-123 [http://hdl.handle.net/10807/132283]
Tracce di modernismo nel Seminario di Bergamo
Persico, Alessandro
2017
Abstract
Il saggio si concentra sul Seminario di Bergamo dagli ultimi anni dell’episcopato di Camillo Guindani fino all’episcopato di Giacomo Maria Radini Tedeschi. In particolare, si focalizza sul rinnovamento promosso da alcuni docenti, sensibili alla scienza, al metodo critico-storico e alle aspirazioni del movimento sociale cattolico. L’attrito provocato sul tradizionale impianto di studi seminaristico, improntato a un forte tomismo e orientato a spiritualizzare il sacerdote, produce tensioni tali da provocare l’espulsione dei professori intellettualmente più dinamici. In tal modo, in contrasto con una certa storiografia, il saggio dimostra la porosità fra istituzione seminariale, cultura moderna e società civile durante gli anni segnati dal modernismo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.