INTRODUZIONE Un blocco operatorio è una realtà complessa in cui si avvicendano diverse figure professionali. Perseguire obiettivi di efficacia ed efficienza risulta di primaria importanza ma allo stesso tempo di difficile attuazione. In tale contesto, sprechi di risorse e tempo sono un frequente rischio e possono impattare negativamente sulla qualità dell’assistenza procurando ritardi, cancellazioni e riprogrammazioni delle procedure. L’obiettivo dello studio è stato operare una valutazione complessiva del blocco operatorio di un presidio ospedaliero dell’Italia nord-orientale, per evidenziare i punti di debolezza e promuovere una strategia di miglioramento. MATERIALI E METODI La valutazione è stata condotta in tre fasi: iniziale process mapping del contesto lavorativo, analisi qualiquantitativa della documentazione sanitaria e valutazione finale delle criticità mediante Root Cause Analysis (RCA). Al fine di promuovere strategie di cambiamento, si è impostato un progetto di miglioramento basato sul modello del Plan Do Check Act (PDCA). RISULTATI Afferiscono al blocco operatorio sei unità operative: Chirurgia Generale, Ginecologia e Ostetricia, Oculistica, Ortopedia e Traumatologia, Urologia ed Endourologia. Al termine della valutazione sono state individuate e rappresentate mediante diagramma di Ishikawa le cause profonde dell’inefficienza, suddivise in quattro macro aree (1) organizzazione/struttura: non ottimale distribuzione delle sedute operatorie con una percentuale di occupazione delle sale del 98% il mattino e solo del 13% il pomeriggio; incompleta acquisizione del software PACS; (2) personale: eterogeneità delle competenze tecnico-informatiche; riduzione per ragioni di contenimento dei costi e per aumento delle inidoneità psicofisiche; (3) tecnologie: assenza di un’interfaccia tra i software e investimenti tecnologici insufficienti rispetto alle esigenze del contesto; (4) metodi: insufficienza di procedure e percorsi interni; scarsa offerta formativa aziendale. Al fine di risolvere le problematiche, sono stati avviati due tavoli di lavoro multidisciplinari e multiprofessionali con due finalità distinte (1) implementazione del sistema PACS promuovendo l’aggiornamento del personale e investimenti nell’acquisizione del software e (2) riprogrammazione delle sale operatorie attraverso il rinnovo delle apparecchiature, l’implementazione dei software, redistribuzione del personale e definizione di percorsi condivisi. CONCLUSIONI La valutazione combinata dell’ambiente lavorativo, della documentazione sanitaria e l’utilizzo della RCA applicata ad un’analisi di contesto di tipo organizzativo ha permesso di individuare le cause sottese all’inefficienza per mettere in atto delle misure correttive di riorganizzazione complessiva orientate al miglioramento. La RCA si è rivelata un utile strumento di valutazione applicabile anche ad analisi di tipo organizzativo. Ulteriori valutazioni consentiranno la finalizzazione del piano di miglioramento e la verifica nel tempo dell’efficacia delle strategie individuate ed implementate.

Carini, E., Frisicale, E. M., Pezzullo, A. M., Marchiori, S., Cacciatore, P., Specchia, M. L., Damiani, G., Ricciardi, W., Efficacia ed efficienza dei percorsi chirurgici: analisi organizzativa di un blocco operatorio mediante Root Cause Analysis [Pitch], Abstract de <<51° Congresso Nazionale della Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI) “I primi 40 anni del Servizio Sanitario Nazionale: il contributo dell’igiene alla salute e all’equità”>>, (Riva del Garda Centro Congressi, 17-20 October 2018 ), Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica, s.l. 2018: 351-351 [http://hdl.handle.net/10807/130407]

Efficacia ed efficienza dei percorsi chirurgici: analisi organizzativa di un blocco operatorio mediante Root Cause Analysis [Pitch]

Carini, Elettra;Frisicale, Emanuela Maria;Pezzullo, Angelo Maria;Cacciatore, Pasquale;Specchia, Maria Lucia;Damiani, Gianfranco;Ricciardi, Walter
2018

Abstract

INTRODUZIONE Un blocco operatorio è una realtà complessa in cui si avvicendano diverse figure professionali. Perseguire obiettivi di efficacia ed efficienza risulta di primaria importanza ma allo stesso tempo di difficile attuazione. In tale contesto, sprechi di risorse e tempo sono un frequente rischio e possono impattare negativamente sulla qualità dell’assistenza procurando ritardi, cancellazioni e riprogrammazioni delle procedure. L’obiettivo dello studio è stato operare una valutazione complessiva del blocco operatorio di un presidio ospedaliero dell’Italia nord-orientale, per evidenziare i punti di debolezza e promuovere una strategia di miglioramento. MATERIALI E METODI La valutazione è stata condotta in tre fasi: iniziale process mapping del contesto lavorativo, analisi qualiquantitativa della documentazione sanitaria e valutazione finale delle criticità mediante Root Cause Analysis (RCA). Al fine di promuovere strategie di cambiamento, si è impostato un progetto di miglioramento basato sul modello del Plan Do Check Act (PDCA). RISULTATI Afferiscono al blocco operatorio sei unità operative: Chirurgia Generale, Ginecologia e Ostetricia, Oculistica, Ortopedia e Traumatologia, Urologia ed Endourologia. Al termine della valutazione sono state individuate e rappresentate mediante diagramma di Ishikawa le cause profonde dell’inefficienza, suddivise in quattro macro aree (1) organizzazione/struttura: non ottimale distribuzione delle sedute operatorie con una percentuale di occupazione delle sale del 98% il mattino e solo del 13% il pomeriggio; incompleta acquisizione del software PACS; (2) personale: eterogeneità delle competenze tecnico-informatiche; riduzione per ragioni di contenimento dei costi e per aumento delle inidoneità psicofisiche; (3) tecnologie: assenza di un’interfaccia tra i software e investimenti tecnologici insufficienti rispetto alle esigenze del contesto; (4) metodi: insufficienza di procedure e percorsi interni; scarsa offerta formativa aziendale. Al fine di risolvere le problematiche, sono stati avviati due tavoli di lavoro multidisciplinari e multiprofessionali con due finalità distinte (1) implementazione del sistema PACS promuovendo l’aggiornamento del personale e investimenti nell’acquisizione del software e (2) riprogrammazione delle sale operatorie attraverso il rinnovo delle apparecchiature, l’implementazione dei software, redistribuzione del personale e definizione di percorsi condivisi. CONCLUSIONI La valutazione combinata dell’ambiente lavorativo, della documentazione sanitaria e l’utilizzo della RCA applicata ad un’analisi di contesto di tipo organizzativo ha permesso di individuare le cause sottese all’inefficienza per mettere in atto delle misure correttive di riorganizzazione complessiva orientate al miglioramento. La RCA si è rivelata un utile strumento di valutazione applicabile anche ad analisi di tipo organizzativo. Ulteriori valutazioni consentiranno la finalizzazione del piano di miglioramento e la verifica nel tempo dell’efficacia delle strategie individuate ed implementate.
2018
Italiano
Atti del 51° Congresso Nazionale della Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI) “I primi 40 anni del Servizio Sanitario Nazionale: il contributo dell’igiene alla salute e all’equità”
51° Congresso Nazionale della Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI) “I primi 40 anni del Servizio Sanitario Nazionale: il contributo dell’igiene alla salute e all’equità”
Riva del Garda Centro Congressi
17-ott-2018
20-ott-2018
N/A
Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica
Carini, E., Frisicale, E. M., Pezzullo, A. M., Marchiori, S., Cacciatore, P., Specchia, M. L., Damiani, G., Ricciardi, W., Efficacia ed efficienza dei percorsi chirurgici: analisi organizzativa di un blocco operatorio mediante Root Cause Analysis [Pitch], Abstract de <<51° Congresso Nazionale della Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI) “I primi 40 anni del Servizio Sanitario Nazionale: il contributo dell’igiene alla salute e all’equità”>>, (Riva del Garda Centro Congressi, 17-20 October 2018 ), Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica, s.l. 2018: 351-351 [http://hdl.handle.net/10807/130407]
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