Finnegans Wake (di seguito: FW) è uno dei testi più impervi dal punto di vista traduttologico: non solo nella pratica traduttiva, ma anche al microscopio del critico e teorico della traduzione. Si cercherà pertanto di individuare la specificità del linguaggio joyciano nella messa in atto di una sintesi estrema tra suono e visione, e di analizzarla in rapporto alla traduzione interlinguistica e intersemiotica, pervenendo alla definizione del linguaggio di FW come “multimediale”. A sostegno di tale argomentazione, seguirà un’analisi della traduzione di FW (8.9-22) a opera di Gianni Celati.
Caraceni, F., "Finnegans Wake": linguaggio multimediale, intersemiosi e traduzione, <<TRADUTTOLOGIA>>, luglio 2013 - gennaio 2014; (9-10): 87-109 [https://hdl.handle.net/10807/129645]
"Finnegans Wake": linguaggio multimediale, intersemiosi e traduzione
Caraceni, FrancescaPrimo
2014
Abstract
Finnegans Wake (di seguito: FW) è uno dei testi più impervi dal punto di vista traduttologico: non solo nella pratica traduttiva, ma anche al microscopio del critico e teorico della traduzione. Si cercherà pertanto di individuare la specificità del linguaggio joyciano nella messa in atto di una sintesi estrema tra suono e visione, e di analizzarla in rapporto alla traduzione interlinguistica e intersemiotica, pervenendo alla definizione del linguaggio di FW come “multimediale”. A sostegno di tale argomentazione, seguirà un’analisi della traduzione di FW (8.9-22) a opera di Gianni Celati.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.