La rapida evoluzione normativa del settore creditizio e finanziario ha portato alla nascita di nuove figure di intermediari finanziari (le SIM, le SGR tradizionali, speculative e a capitale ridotto, le società di money transfer, i servicer nelle operazioni di cartolarizzazione …), che rispondono ai crescenti bisogni di un mercato sempre più sofisticato e articolato, ed alla creazione di nuove tipologie di fondi comuni di investimento (aperti, chiusi, armonizzati e non armonizzati, riservati, immobiliari, speculativi, di private equity e venture capital). Parallelamente alla nascita di nuovi soggetti e prodotti, gli intermediari da tempo presenti sul mercato hanno rivisto la propria struttura ed il proprio modello originario di business, adattandoli alle mutate esigenze di mercato: in questo contesto emergono le sinergie tra le società fiduciarie statiche e i family office, le strutture di private banking, i broker assicurativi portatori di innovative modalità di intermediazione del rischio o, ancora, le holding che gestiscono in maniera dinamica il portafoglio di partecipazioni, sconfinando talvolta nel private equity. La valutazione strategica degli intermediari finanziari, sempre più frequente nella prassi applicativa, risponde a diverse finalità tra cui rilevano le operazioni straordinarie (fusioni e scissioni che richiedono la stima di un concambio, conferimenti in natura con annessa stima, permute azionarie …), l’applicazione del diritto di recesso previsto dalla riforma societaria, la contabilizzazione al fair value delle attività finanziarie, facendo ricorso ai principi contabili internazionali e, più in generale, le compravendite che hanno per oggetto diverse tipologie di intermediari. Il volume affronta le complesse tematiche della valutazione degli intermediari finanziari con un linguaggio chiaro ed efficace, illustrandone gli aspetti normativi, i modelli di business e i driver strategici per la creazione del valore, per poi soffermarsi sull’analisi di bilancio e sui metodi di valutazione di volta in volta applicabili ai singoli intermediari, anche attraverso esempi e casi pratici.

Moro Visconti, R., Massimo Paolo, G., Come valutare gli intermediari finanziari, Edibank, Roma 2005: 442 [http://hdl.handle.net/10807/127033]

Come valutare gli intermediari finanziari

Moro Visconti, Roberto
;
2005

Abstract

La rapida evoluzione normativa del settore creditizio e finanziario ha portato alla nascita di nuove figure di intermediari finanziari (le SIM, le SGR tradizionali, speculative e a capitale ridotto, le società di money transfer, i servicer nelle operazioni di cartolarizzazione …), che rispondono ai crescenti bisogni di un mercato sempre più sofisticato e articolato, ed alla creazione di nuove tipologie di fondi comuni di investimento (aperti, chiusi, armonizzati e non armonizzati, riservati, immobiliari, speculativi, di private equity e venture capital). Parallelamente alla nascita di nuovi soggetti e prodotti, gli intermediari da tempo presenti sul mercato hanno rivisto la propria struttura ed il proprio modello originario di business, adattandoli alle mutate esigenze di mercato: in questo contesto emergono le sinergie tra le società fiduciarie statiche e i family office, le strutture di private banking, i broker assicurativi portatori di innovative modalità di intermediazione del rischio o, ancora, le holding che gestiscono in maniera dinamica il portafoglio di partecipazioni, sconfinando talvolta nel private equity. La valutazione strategica degli intermediari finanziari, sempre più frequente nella prassi applicativa, risponde a diverse finalità tra cui rilevano le operazioni straordinarie (fusioni e scissioni che richiedono la stima di un concambio, conferimenti in natura con annessa stima, permute azionarie …), l’applicazione del diritto di recesso previsto dalla riforma societaria, la contabilizzazione al fair value delle attività finanziarie, facendo ricorso ai principi contabili internazionali e, più in generale, le compravendite che hanno per oggetto diverse tipologie di intermediari. Il volume affronta le complesse tematiche della valutazione degli intermediari finanziari con un linguaggio chiaro ed efficace, illustrandone gli aspetti normativi, i modelli di business e i driver strategici per la creazione del valore, per poi soffermarsi sull’analisi di bilancio e sui metodi di valutazione di volta in volta applicabili ai singoli intermediari, anche attraverso esempi e casi pratici.
2005
Italiano
Monografia o trattato scientifico
Edibank
Moro Visconti, R., Massimo Paolo, G., Come valutare gli intermediari finanziari, Edibank, Roma 2005: 442 [http://hdl.handle.net/10807/127033]
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