Abstract In questo contributo verranno esposti gli obiettivi ed i risultati conseguiti relativi al progetto di introduzione del Portfolio Europeo delle Lingue (PEL) nel corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria del Corso di Laurea in Scienze della Formazione di Trieste nell’a.a. 2004-2005. Il progetto di diffusione del Portfolio nei corsi di lingue, che vede il CLA dell’Università di Trieste impegnato dall’a.a. 2002-2003, è nato dalla consapevolezza del ruolo educativo che è stato riconosciuto a questo documento dal Consiglio d’Europa (Gori, 2005:103). Documento personale che accompagna lo studente nel complesso percorso di apprendimento linguistico, favorisce la registrazione di competenze raggiunte, guida alla riflessione sui processi e le motivazioni che li provocano, invita a porsi nuovi obiettivi, definendo e programmando autonomamente le tappe dell’apprendimento, io Portfolio viene così introdotto da Little e Perclovà (2001:103): In its reporting and pedagogical functions, the ELP is designed to support four of the Council of Europe’s key political aims: the preservation of linguistic and cultural diversity, the promotion of linguistic and cultural tolerance, the promotion of plurilingualism, and education for democratic citizenship. Tale orientamento vede il discente al centro del processo di apprendimento/insegnamento, stimolato a partecipare in modo attivo e dinamico a fissare gli obiettivi da conseguire, a scegliere i percorsi da intraprendere, le strategie da impegnare e modificare quando e se necessario, e gli strumenti da utilizzare. Una didattica centrata sul discente, come viene presentata e incoraggiata dal Quadro Comune Europeo di Riferimento (CEF) e dal Portfolio, sconvolge profondamente le dinamiche rigidamente inquadrate dell’insegnamento linguistico nei corsi universitari, che ha visto per molto tempo prevalere il processo di insegnamento su quello di apprendimento, con un orientamento sul docente e non sul discente. La flessibilità di una didattica comunicativa, dove la competenza prevale sulla conoscenza, l’adeguatezza e la funzionalità comunicative, e l’autenticità della lingua predominano sulla correttezza grammaticale, vede il discente e il docente partecipi e collaborativi nella pianificazione, nell’esecuzione e nella valutazione del percorso formativo. Lo studente non è più un semplice spettatore del proprio apprendimento ma diventa attore, gli viene data la possibilità di scegliere, di decidere quando e come intervenire. Il docente, da parte sua, deve modificare programma, metodo/approccio e strategie di intervento per guidare un apprendimento personalizzato, autonomo e responsabile. In questo contesto didattico-educativo, il Portfolio diviene quindi un punto di riferimento e l’aula il luogo di incontro di questa complessa ma ricca dinamica di rapporti, che innescano il processo di collaborazione e cooperazione tra docente e discente, favorendo l’autoriflessione, la motivazione, l’autovalutazione e l’autonomia. Questo prezioso strumento descrittivo e non prescrittivo, non impone un metodo unico, ma lascia ampio spazio alla pluralità di scelte didattiche a seconda dell’esigenza e situazione specifiche. In questa nuova opera, che potremo intitolare “Imparare Imparando”, il cui canovaccio viene scritto a più mani, le attitudini, le convinzioni, le motivazioni, gli atteggiamenti, le strategie, gli stili di apprendimento e di insegnamento condizionano, tessono e definiscono la realizzazione delle competenze, delle abilità linguistiche e comunicative che sono l’anima del Portfolio.

Leonzini, L., Leonzini Luisella (2007) Trasparenza e coerenza del Portfolio in aula: uno strumento che favorisce l’autonomia dello studente nel processo di apprendimento. in Maria Grazia Sindoni (Ed.), Quaderni di Ricerca del Centro Linguistico D’Ateneo Messinese, Presenza e Impatto del Portfolio sul sistema formativo universitario italiano, Vol.I. Atti IX Seminario Internazionale AICLU, pp.15-28, Rubettino Editore: Soveria Imperiale. ISBN 978-88-498-2032-4, in Maria Grazia Sindon, M. G. S. (ed.), Quaderni di Ricerca del Centro Linguistico D’Ateneo Messinese, Presenza e Impatto del Portfolio sul sistema formativo universitario italiano, Vol.I. Atti IX Seminario Internazionale AICLU, Rubettino Editore, Soveria-Imperiale 2007: 2007 1- 135 [http://hdl.handle.net/10807/123154]

Leonzini Luisella (2007) Trasparenza e coerenza del Portfolio in aula: uno strumento che favorisce l’autonomia dello studente nel processo di apprendimento. in Maria Grazia Sindoni (Ed.), Quaderni di Ricerca del Centro Linguistico D’Ateneo Messinese, Presenza e Impatto del Portfolio sul sistema formativo universitario italiano, Vol.I. Atti IX Seminario Internazionale AICLU, pp.15-28, Rubettino Editore: Soveria Imperiale. ISBN 978-88-498-2032-4

Leonzini, Luisella
Primo
2007

Abstract

Abstract In questo contributo verranno esposti gli obiettivi ed i risultati conseguiti relativi al progetto di introduzione del Portfolio Europeo delle Lingue (PEL) nel corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria del Corso di Laurea in Scienze della Formazione di Trieste nell’a.a. 2004-2005. Il progetto di diffusione del Portfolio nei corsi di lingue, che vede il CLA dell’Università di Trieste impegnato dall’a.a. 2002-2003, è nato dalla consapevolezza del ruolo educativo che è stato riconosciuto a questo documento dal Consiglio d’Europa (Gori, 2005:103). Documento personale che accompagna lo studente nel complesso percorso di apprendimento linguistico, favorisce la registrazione di competenze raggiunte, guida alla riflessione sui processi e le motivazioni che li provocano, invita a porsi nuovi obiettivi, definendo e programmando autonomamente le tappe dell’apprendimento, io Portfolio viene così introdotto da Little e Perclovà (2001:103): In its reporting and pedagogical functions, the ELP is designed to support four of the Council of Europe’s key political aims: the preservation of linguistic and cultural diversity, the promotion of linguistic and cultural tolerance, the promotion of plurilingualism, and education for democratic citizenship. Tale orientamento vede il discente al centro del processo di apprendimento/insegnamento, stimolato a partecipare in modo attivo e dinamico a fissare gli obiettivi da conseguire, a scegliere i percorsi da intraprendere, le strategie da impegnare e modificare quando e se necessario, e gli strumenti da utilizzare. Una didattica centrata sul discente, come viene presentata e incoraggiata dal Quadro Comune Europeo di Riferimento (CEF) e dal Portfolio, sconvolge profondamente le dinamiche rigidamente inquadrate dell’insegnamento linguistico nei corsi universitari, che ha visto per molto tempo prevalere il processo di insegnamento su quello di apprendimento, con un orientamento sul docente e non sul discente. La flessibilità di una didattica comunicativa, dove la competenza prevale sulla conoscenza, l’adeguatezza e la funzionalità comunicative, e l’autenticità della lingua predominano sulla correttezza grammaticale, vede il discente e il docente partecipi e collaborativi nella pianificazione, nell’esecuzione e nella valutazione del percorso formativo. Lo studente non è più un semplice spettatore del proprio apprendimento ma diventa attore, gli viene data la possibilità di scegliere, di decidere quando e come intervenire. Il docente, da parte sua, deve modificare programma, metodo/approccio e strategie di intervento per guidare un apprendimento personalizzato, autonomo e responsabile. In questo contesto didattico-educativo, il Portfolio diviene quindi un punto di riferimento e l’aula il luogo di incontro di questa complessa ma ricca dinamica di rapporti, che innescano il processo di collaborazione e cooperazione tra docente e discente, favorendo l’autoriflessione, la motivazione, l’autovalutazione e l’autonomia. Questo prezioso strumento descrittivo e non prescrittivo, non impone un metodo unico, ma lascia ampio spazio alla pluralità di scelte didattiche a seconda dell’esigenza e situazione specifiche. In questa nuova opera, che potremo intitolare “Imparare Imparando”, il cui canovaccio viene scritto a più mani, le attitudini, le convinzioni, le motivazioni, gli atteggiamenti, le strategie, gli stili di apprendimento e di insegnamento condizionano, tessono e definiscono la realizzazione delle competenze, delle abilità linguistiche e comunicative che sono l’anima del Portfolio.
2007
Italiano
Quaderni di Ricerca del Centro Linguistico D’Ateneo Messinese, Presenza e Impatto del Portfolio sul sistema formativo universitario italiano, Vol.I. Atti IX Seminario Internazionale AICLU
978-88-498-2032-4
Rubettino Editore
2007
Leonzini, L., Leonzini Luisella (2007) Trasparenza e coerenza del Portfolio in aula: uno strumento che favorisce l’autonomia dello studente nel processo di apprendimento. in Maria Grazia Sindoni (Ed.), Quaderni di Ricerca del Centro Linguistico D’Ateneo Messinese, Presenza e Impatto del Portfolio sul sistema formativo universitario italiano, Vol.I. Atti IX Seminario Internazionale AICLU, pp.15-28, Rubettino Editore: Soveria Imperiale. ISBN 978-88-498-2032-4, in Maria Grazia Sindon, M. G. S. (ed.), Quaderni di Ricerca del Centro Linguistico D’Ateneo Messinese, Presenza e Impatto del Portfolio sul sistema formativo universitario italiano, Vol.I. Atti IX Seminario Internazionale AICLU, Rubettino Editore, Soveria-Imperiale 2007: 2007 1- 135 [http://hdl.handle.net/10807/123154]
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