L’idea del rinnovamento fa parte del codice genetico dell’islam.Tuttavia, non si è mai parlato tanto di rinnovamento (tajdid) o di riforma (islah) dell’islam come negli ultimi due secoli, da quando cioè intellettuali musulmani e ‘ulama’ (dotti) hanno iniziato a ripensare la propria religione per rispondere ai cambiamenti indotti dall’incontro con la modernità e dal dominio coloniale europeo. Il dibattito si è riacceso negli ultimi anni: prima le rivolte del 2010-2011 hanno riproposto con forza il tema del rapporto tra religione e politica, tanto che alcuni autori non hanno mancato di stabilire un nesso diretto tra il “Rinascimento” (Nahda) otto-novecentesco e il fermento rivoluzionario del 2011. Poi l’ascesa dell’Isis e del jihadismo globale ha rilanciato la questione del nesso tra religione e violenza.
Brignone, M., Tra rivoluzione e violenza: il dibattito sulla riforma dell’islam, in Luciano, A. (ed.), Islam des Lumières. L'illuminismo spirituale del terzo millennio, Rosenberg & Sellier, Torino 2017: 89- 111 [http://hdl.handle.net/10807/121744]
Tra rivoluzione e violenza: il dibattito sulla riforma dell’islam
Brignone, Michele
2017
Abstract
L’idea del rinnovamento fa parte del codice genetico dell’islam.Tuttavia, non si è mai parlato tanto di rinnovamento (tajdid) o di riforma (islah) dell’islam come negli ultimi due secoli, da quando cioè intellettuali musulmani e ‘ulama’ (dotti) hanno iniziato a ripensare la propria religione per rispondere ai cambiamenti indotti dall’incontro con la modernità e dal dominio coloniale europeo. Il dibattito si è riacceso negli ultimi anni: prima le rivolte del 2010-2011 hanno riproposto con forza il tema del rapporto tra religione e politica, tanto che alcuni autori non hanno mancato di stabilire un nesso diretto tra il “Rinascimento” (Nahda) otto-novecentesco e il fermento rivoluzionario del 2011. Poi l’ascesa dell’Isis e del jihadismo globale ha rilanciato la questione del nesso tra religione e violenza.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.