Tra luglio e agosto 1960, Piero Manzoni elabora per la prima volta nella sua carriera artistica un vero e proprio progetto architettonico: il Placentarium. Questa architettura è concepita in stretta relazione alle ricerche di Otto Piene; infatti, la struttura disegnata da Manzoni nasce come contenitore funzionale alla proiezione dei Balletti di Luce dell’artista tedesco. Il Placentarium non fu mai realmente costruito ma la presenza di dettagliati progetti e documenti evidenzia la confidenza dell’artista con la pratica progettuale. Ad un livello esteriore, il teatro è teorizzato come un enorme pallone bianco sostenuto per pressione pneumatica, una rappresentazione “fuori scala” pienamente in linea alle ricerche che Manzoni stesso stava compiendo sull’esperienza dello spazio (Scultura nello spazio) e sull’immaterialità della scultura (Corpi d’aria), mentre la parte interna riflette sulle dinamiche psicologhe che lo spettatore vive entrando in una architettura “sensazionale”. Tuttavia, nonostante una naturale connessione estetica ad alcune sue opere, è percepibile nella natura del disegno un originale intreccio di esperienze che la ricerca architettonica contemporanea poteva offrire all’artista, denunciando possibili reciproche influenze tra il campo dell’arte e quello dell’architettura. Provando a leggere il Placentarium da un punto di vista unicamente progettuale e architettonico, emergono interessanti relazioni alle contemporanee ricerche che l’architettura sperimentale andava ricercando, soprattutto nel campo della progettazione pneumatica, riconsegnandoci quindi la figura di un attento osservatore delle più avveniristiche proposte architettoniche, ma anche pienamente inserito in un fecondo terreno di scambio tra artisti e architetti, arrivando ad anticipare, seppur inconsapevolmente, eccentriche realizzazioni architettoniche degli anni Sessanta.

Setti, S., Un archetipo avveniristico. L’architettura del Placentarium, in Piero Manzoni 1933 – 1963, (MILANO -- ITA, 25-25 November 2014), Carlo Cambi Editore, Poggibonsi (SI) 2017: 111-123 [http://hdl.handle.net/10807/120825]

Un archetipo avveniristico. L’architettura del Placentarium

Setti, Stefano
2017

Abstract

Tra luglio e agosto 1960, Piero Manzoni elabora per la prima volta nella sua carriera artistica un vero e proprio progetto architettonico: il Placentarium. Questa architettura è concepita in stretta relazione alle ricerche di Otto Piene; infatti, la struttura disegnata da Manzoni nasce come contenitore funzionale alla proiezione dei Balletti di Luce dell’artista tedesco. Il Placentarium non fu mai realmente costruito ma la presenza di dettagliati progetti e documenti evidenzia la confidenza dell’artista con la pratica progettuale. Ad un livello esteriore, il teatro è teorizzato come un enorme pallone bianco sostenuto per pressione pneumatica, una rappresentazione “fuori scala” pienamente in linea alle ricerche che Manzoni stesso stava compiendo sull’esperienza dello spazio (Scultura nello spazio) e sull’immaterialità della scultura (Corpi d’aria), mentre la parte interna riflette sulle dinamiche psicologhe che lo spettatore vive entrando in una architettura “sensazionale”. Tuttavia, nonostante una naturale connessione estetica ad alcune sue opere, è percepibile nella natura del disegno un originale intreccio di esperienze che la ricerca architettonica contemporanea poteva offrire all’artista, denunciando possibili reciproche influenze tra il campo dell’arte e quello dell’architettura. Provando a leggere il Placentarium da un punto di vista unicamente progettuale e architettonico, emergono interessanti relazioni alle contemporanee ricerche che l’architettura sperimentale andava ricercando, soprattutto nel campo della progettazione pneumatica, riconsegnandoci quindi la figura di un attento osservatore delle più avveniristiche proposte architettoniche, ma anche pienamente inserito in un fecondo terreno di scambio tra artisti e architetti, arrivando ad anticipare, seppur inconsapevolmente, eccentriche realizzazioni architettoniche degli anni Sessanta.
2017
Italiano
Piero Manzoni 1933 – 1963
Piero Manzoni 1933 – 1963”, giornata di studi
MILANO -- ITA
25-nov-2014
25-nov-2014
978-88-6403-263-4
Carlo Cambi Editore
Setti, S., Un archetipo avveniristico. L’architettura del Placentarium, in Piero Manzoni 1933 – 1963, (MILANO -- ITA, 25-25 November 2014), Carlo Cambi Editore, Poggibonsi (SI) 2017: 111-123 [http://hdl.handle.net/10807/120825]
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