I disturbi neuropsicologici conseguenti neurodegenerazione contribuiscono in modo rilevante al cambiamento nella vita quotidiana del paziente e famigliari. In aggiunta, essi comportano uno specifico e ulteriore decremento dei livelli di autonomia e delle capacità di adattamento nella fascia di utenza anziana. Tali conseguenze sono comunemente ricondotte alle graduali modificazioni morfostrutturali a carico delle strutture del sistema nervoso centrale che connotano l’avanzamento del quadro di neurodegenerazione. La possibilità di contrastare tali modificazioni facilitando i meccanismi di compensazione e di neuroplasticità è attualmente oggetto di studio, esplorando le potenzialità delle tecniche di stimolazione cerebrale non-invasiva e, in particolare, la stimolazione transcranica a correnti dirette (tDCS) in integrazione alle tecniche di potenziamento cognitivo. Con l‘intento di testare l’efficacia di un percorso di empowerment neurocognitivo integrato nell’incrementare le abilità cognitive e il funzionamento globale nell’invecchiamento, un gruppo di pazienti con quadri clinici neurodegenerativi e un gruppo comparabile di volontari sani hanno preso parte a un protocollo sperimentale. Il protocollo includeva la partecipazione a: un programma di potenziamento cognitivo computerizzato; un programma di stimolazione non-invasiva bilaterale delle regioni prefrontali (montaggio con doppio anodo in F3-F4). I partecipanti sono stati sottoposti ad assessment neuropsicologico in ingresso e alla conclusione dei percorsi per valutarne gli effetti a breve termine. L’analisi dei dati ha evidenziato, per il gruppo clinico, un miglioramento più evidente a carico delle funzioni esecutive frontali, soprattutto verbali, sebbene entrambi i gruppi abbiano beneficiato del percorso di potenziamento cognitivo computerizzato. Inoltre, tali evidenze sembrano essere ulteriormente supportate dall’integrazione con tDCS, soprattutto nel gruppo clinico.
Zanca, M., Crivelli, D., Balconi, M., Empowerment cognitivo e neurocognitivo nell’invecchiamento sano e patologico, Abstract de <<XI Convegno Nazionale di Psicologia dell'Invecchiamento>>, (Milano, 25-26 May 2018 ), EDUCatt, Milano 2018: 41-41 [http://hdl.handle.net/10807/120192]
Empowerment cognitivo e neurocognitivo nell’invecchiamento sano e patologico
Crivelli, Davide;Balconi, Michela
2018
Abstract
I disturbi neuropsicologici conseguenti neurodegenerazione contribuiscono in modo rilevante al cambiamento nella vita quotidiana del paziente e famigliari. In aggiunta, essi comportano uno specifico e ulteriore decremento dei livelli di autonomia e delle capacità di adattamento nella fascia di utenza anziana. Tali conseguenze sono comunemente ricondotte alle graduali modificazioni morfostrutturali a carico delle strutture del sistema nervoso centrale che connotano l’avanzamento del quadro di neurodegenerazione. La possibilità di contrastare tali modificazioni facilitando i meccanismi di compensazione e di neuroplasticità è attualmente oggetto di studio, esplorando le potenzialità delle tecniche di stimolazione cerebrale non-invasiva e, in particolare, la stimolazione transcranica a correnti dirette (tDCS) in integrazione alle tecniche di potenziamento cognitivo. Con l‘intento di testare l’efficacia di un percorso di empowerment neurocognitivo integrato nell’incrementare le abilità cognitive e il funzionamento globale nell’invecchiamento, un gruppo di pazienti con quadri clinici neurodegenerativi e un gruppo comparabile di volontari sani hanno preso parte a un protocollo sperimentale. Il protocollo includeva la partecipazione a: un programma di potenziamento cognitivo computerizzato; un programma di stimolazione non-invasiva bilaterale delle regioni prefrontali (montaggio con doppio anodo in F3-F4). I partecipanti sono stati sottoposti ad assessment neuropsicologico in ingresso e alla conclusione dei percorsi per valutarne gli effetti a breve termine. L’analisi dei dati ha evidenziato, per il gruppo clinico, un miglioramento più evidente a carico delle funzioni esecutive frontali, soprattutto verbali, sebbene entrambi i gruppi abbiano beneficiato del percorso di potenziamento cognitivo computerizzato. Inoltre, tali evidenze sembrano essere ulteriormente supportate dall’integrazione con tDCS, soprattutto nel gruppo clinico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.