Introduzione e obiettivi: Nell’ultimo decennio, il numero di immigrati presenti in Italia è aumentato rapidamente, con effetti potenzialmente dannosi per il sistema sanitario nazionale. L’incremento degli stranieri si è registrato anche tra i pazienti con diagnosi di patologie croniche. Tuttavia, in letteratura sono disponibili pochi dati sulle caratteristiche cliniche e demografiche di questi soggetti o sul loro bisogno di assistenza psicosociale. Spesso, difatti, si configura il rischio di scarsa compliance alle terapie a causa delle barriere dovute al sostrato culturale. Ad oggi risulta necessario avere maggiore conoscenza dei contesti socio-culturali e addestrare i professionisti del settore a superare queste disparità. Lo scopo di questo studio è esplorare quali limitazioni incorrano nella cura degli immigrati definendo la rete relativa al supporto psico-socio-sanitario. Si intende valutare, inoltre, la percezione e il livello di informazione degli immigrati con patologia cronica verso la loro condizione clinica ed eventuale comorbidità con fattori socio-culturali. Metodi/Azioni: La prima fase dello studio è stata condotta su Territorio Nazionale mediante un’indagine atta a censire la rete sanitaria e socio-assistenziale delle realtà pubbliche e private che si occupano del benessere dell’immigrato con patologia cronica. Nella seconda fase dello studio sono state raccolte informazioni demografiche dalla documentazione medica di immigrati appartenenti a strutture ospedaliere della Regione Lazio, Lombardia e Puglia. È stato, inoltre, costruito e somministrato uno strumento ad hoc al fine di esplorare non solo il quadro clinico dei pazienti, ma definirne lo stato di salute psichica e neuropsicologica con possibili fattori di rischio legati al contesto di appartenenza. Per determinare il ruolo degli operatori in ambito medico e socio-assistenziale ed evidenziare eventuali difficoltà riscontrate nella cura dei pazienti immigrati con malattie croniche, è stata utilizzata un’intervista semistrutturata. Risultati: Attraverso l’analisi esplorativa sono stati definiti i fattori di rischio familiari, ambientali, nutrizionali e sociali degli immigrati confrontandoli con quelli di pazienti italiani nella stessa condizione clinica. L’analisi osservativa condotta a livello nazionale e regionale ha permesso di configurare l’attività delle strutture poliassistenziali. Infine, tramite l’intervista è stato possibile stilare lo stato dell’arte dei profili degli operatori coinvolti (medici, psicologi, neuropsicologi) e il loro ruolo nel supporto clinico e psicologico del paziente immigrato con patologia cronica. Conclusione: Evidenziare i bisogni specifici e le opportunità di intervento offerte dal territorio agli immigrati è ad oggi sostanziale al fine di definire buone pratiche di presa in carico del paziente, ottimizzando le risorse economiche al fine di fornire linee guida per la programmazione di interventi assistenziali e migliorare la compliance del paziente alle cure.
Balconi, M., Bossola, M., De Filippis, D., Stato dell’arte dell’assistenza socio-sanitaria e analisi delle caratteristiche cliniche e neuropsicologiche degli immigrati con patologia cronica, Abstract de <<XV Congresso Nazionale SIMM>>, (Catania, 18-20 April 2018 ), Edizioni Pendragon, Bologna 2018: 78-78 [http://hdl.handle.net/10807/119809]
Stato dell’arte dell’assistenza socio-sanitaria e analisi delle caratteristiche cliniche e neuropsicologiche degli immigrati con patologia cronica
Balconi, Michela
;Bossola, Maurizio;De Filippis, Daniela
2018
Abstract
Introduzione e obiettivi: Nell’ultimo decennio, il numero di immigrati presenti in Italia è aumentato rapidamente, con effetti potenzialmente dannosi per il sistema sanitario nazionale. L’incremento degli stranieri si è registrato anche tra i pazienti con diagnosi di patologie croniche. Tuttavia, in letteratura sono disponibili pochi dati sulle caratteristiche cliniche e demografiche di questi soggetti o sul loro bisogno di assistenza psicosociale. Spesso, difatti, si configura il rischio di scarsa compliance alle terapie a causa delle barriere dovute al sostrato culturale. Ad oggi risulta necessario avere maggiore conoscenza dei contesti socio-culturali e addestrare i professionisti del settore a superare queste disparità. Lo scopo di questo studio è esplorare quali limitazioni incorrano nella cura degli immigrati definendo la rete relativa al supporto psico-socio-sanitario. Si intende valutare, inoltre, la percezione e il livello di informazione degli immigrati con patologia cronica verso la loro condizione clinica ed eventuale comorbidità con fattori socio-culturali. Metodi/Azioni: La prima fase dello studio è stata condotta su Territorio Nazionale mediante un’indagine atta a censire la rete sanitaria e socio-assistenziale delle realtà pubbliche e private che si occupano del benessere dell’immigrato con patologia cronica. Nella seconda fase dello studio sono state raccolte informazioni demografiche dalla documentazione medica di immigrati appartenenti a strutture ospedaliere della Regione Lazio, Lombardia e Puglia. È stato, inoltre, costruito e somministrato uno strumento ad hoc al fine di esplorare non solo il quadro clinico dei pazienti, ma definirne lo stato di salute psichica e neuropsicologica con possibili fattori di rischio legati al contesto di appartenenza. Per determinare il ruolo degli operatori in ambito medico e socio-assistenziale ed evidenziare eventuali difficoltà riscontrate nella cura dei pazienti immigrati con malattie croniche, è stata utilizzata un’intervista semistrutturata. Risultati: Attraverso l’analisi esplorativa sono stati definiti i fattori di rischio familiari, ambientali, nutrizionali e sociali degli immigrati confrontandoli con quelli di pazienti italiani nella stessa condizione clinica. L’analisi osservativa condotta a livello nazionale e regionale ha permesso di configurare l’attività delle strutture poliassistenziali. Infine, tramite l’intervista è stato possibile stilare lo stato dell’arte dei profili degli operatori coinvolti (medici, psicologi, neuropsicologi) e il loro ruolo nel supporto clinico e psicologico del paziente immigrato con patologia cronica. Conclusione: Evidenziare i bisogni specifici e le opportunità di intervento offerte dal territorio agli immigrati è ad oggi sostanziale al fine di definire buone pratiche di presa in carico del paziente, ottimizzando le risorse economiche al fine di fornire linee guida per la programmazione di interventi assistenziali e migliorare la compliance del paziente alle cure.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.