Nel dibattito politico e culturale contemporaneo, sia nel contesto occidentale che in quello arabo-islamico, la sharia è molto spesso percepita come un corpus di leggi divine, codificate o codificabili, da applicare nella realtà. Lo studio del contesto storico d'origine della sharia e l'analisi delle sue radici linguistiche, sia nel linguaggio in uso all'epoca in cui nacque l'islam che nel linguaggio coranico, confermano questa percezione, oppure favoriscono un'interpretazione più ampia e profonda della sharia? È la domanda cui si cercherà di rispondere in questo articolo.
Eissa, F. W., L'Arabia preislamica e il vero senso della shari'a, <<VITA E PENSIERO>>, 2018; (1): 34-42 [https://hdl.handle.net/10807/116818]
L'Arabia preislamica e il vero senso della shari'a
Eissa, Farouq Wael
Primo
2018
Abstract
Nel dibattito politico e culturale contemporaneo, sia nel contesto occidentale che in quello arabo-islamico, la sharia è molto spesso percepita come un corpus di leggi divine, codificate o codificabili, da applicare nella realtà. Lo studio del contesto storico d'origine della sharia e l'analisi delle sue radici linguistiche, sia nel linguaggio in uso all'epoca in cui nacque l'islam che nel linguaggio coranico, confermano questa percezione, oppure favoriscono un'interpretazione più ampia e profonda della sharia? È la domanda cui si cercherà di rispondere in questo articolo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.