L'A. trae spunto dalla sentenza in commento, relativa ad un servizio speciale apparso sul "The Economist" avente ad oggetto la storia italiana (in cui si precisava che la vittoria di Silvio Berlusconi alle elezioni politiche del 2001 avrebbe rappresentato "cosa non buona per il paese alla luce delle indagini e dei provvedimenti giudiziari in corso"), per affrontare il tema del diritto di cronaca ed onore/reputazione. In particolare, continua l'A., l'inchiesta condotta dal "The Economist" non viene considerata dal Tribunale milanese diffamatoria come, invece, indicato dallo stesso Berlusconi. Il Giudice di merito, conclude l'A., afferma che la concreta espressione del diritto costituzionale di critica, figlio della libertà di espressione e di stampa, non solamente è stata conforme al generale criterio della continenza, ma si è basata anche su di un piano di assoluta coerenza con gli stessi fatti che solo qualche anno dopo sono stati giudicati non idonei ad integrare fattispecie penalisticamente rilevanti.
Ponzanelli, G., Berlusconi versus "The Economist" per ora vince la critica, commento a Trib. Milano 26.8.2008, <<LA NUOVA GIURISPRUDENZA CIVILE COMMENTATA>>, 2009; (1): 55-57 [http://hdl.handle.net/10807/113690]
Berlusconi versus "The Economist" per ora vince la critica, commento a Trib. Milano 26.8.2008
Ponzanelli, Giulio
2009
Abstract
L'A. trae spunto dalla sentenza in commento, relativa ad un servizio speciale apparso sul "The Economist" avente ad oggetto la storia italiana (in cui si precisava che la vittoria di Silvio Berlusconi alle elezioni politiche del 2001 avrebbe rappresentato "cosa non buona per il paese alla luce delle indagini e dei provvedimenti giudiziari in corso"), per affrontare il tema del diritto di cronaca ed onore/reputazione. In particolare, continua l'A., l'inchiesta condotta dal "The Economist" non viene considerata dal Tribunale milanese diffamatoria come, invece, indicato dallo stesso Berlusconi. Il Giudice di merito, conclude l'A., afferma che la concreta espressione del diritto costituzionale di critica, figlio della libertà di espressione e di stampa, non solamente è stata conforme al generale criterio della continenza, ma si è basata anche su di un piano di assoluta coerenza con gli stessi fatti che solo qualche anno dopo sono stati giudicati non idonei ad integrare fattispecie penalisticamente rilevanti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.