L’introduzione di strumenti di misura in ambito neuropsicologico di rapida somministrazione che permettano di delineare un profilo cognitivo accurato di pazienti in esiti da danno cerebrale è di primaria importanza. Tuttavia, attualmente gli strumenti di screening più diffusi presenti nel quadro testistico si focalizzano prevalentemente nell’ambito della diagnosi di quadri di demenza o di deficit cognitivi generici. Tali strumenti presentano vincoli interpretativi e di somministrazione nel caso della presenza di deficit delle competenze linguistiche comunemente osservabili in pazienti neurologici. Il presente studio pilota mira a indagare il potenziale e l’applicabilità di una nuova batteria di screening cognitivo – la Cognitive Assessment for Stroke Patients, CASP – in un campione di pazienti italiani, comparandolo con le note batterie Mini-Mental State Examination (MMSE) e Montreal Cognitive Assessment (MoCA). Il campione è composto da 29 pazienti in esiti da ictus o caratterizzati da difficoltà cognitive con differente eziologia. Tutti i partecipanti sono stati sottoposti a uno screening che includeva la somministrazione di MMSE, MoCA e CASP. Le analisi comparative effettuate sui tre strumenti consentono di rilevare una elevata informatività della versione italiana della batteria CASP, la quale consente di fornire dati di screening affidabili. In aggiunta, i punteggi al CASP hanno presentato indici di correlazione elevati sia con i punteggi ottenuti al MMSE sia con quelli ottenuti alla MoCA, mostrando un buon potenziale per applicazioni cliniche valutative anche in termini comparativi. Occorre tuttavia sottolineare che il CASP si rileva particolarmente utile nel caso di pazienti con deficit linguistici rispetto a MMSE e MoCA. Infine, l’analisi sugli effetti della variabile di genere e di eziologia della patologia sui risultati delle batterie non ha evidenziato differenze significative: i punteggi al CASP hanno mostrato un trend negativo in relazione all’età e un’associazione positiva con i dati di scolarità, aprendo interessanti spunti di riflessione sulla sua utilizzabilità della misura anche in condizioni di declino cognitivo non-patologico.
Balconi, M., Angelillo, M. T., Grippa, E., Antonia, C., Roberto, N., Crivelli, D., Validazione pilota della Cognitive Assessment for Stroke Patients (CASP): un confronto con MMSE e MoCA, Comunicazione, in Atti del «XXIII Congresso Nazionale della Sezione di Psicologia Sperimentale AIP», (Bari, 20-22 September 2017), Associazione Italiana di Psicologia - Sezione di Psicologia Sperimentale, Bari 2017: 78-78 [http://hdl.handle.net/10807/113458]
Validazione pilota della Cognitive Assessment for Stroke Patients (CASP): un confronto con MMSE e MoCA
Balconi, Michela
;Angelillo, Maria Teresa;Grippa, Elisabetta;Crivelli, Davide
2017
Abstract
L’introduzione di strumenti di misura in ambito neuropsicologico di rapida somministrazione che permettano di delineare un profilo cognitivo accurato di pazienti in esiti da danno cerebrale è di primaria importanza. Tuttavia, attualmente gli strumenti di screening più diffusi presenti nel quadro testistico si focalizzano prevalentemente nell’ambito della diagnosi di quadri di demenza o di deficit cognitivi generici. Tali strumenti presentano vincoli interpretativi e di somministrazione nel caso della presenza di deficit delle competenze linguistiche comunemente osservabili in pazienti neurologici. Il presente studio pilota mira a indagare il potenziale e l’applicabilità di una nuova batteria di screening cognitivo – la Cognitive Assessment for Stroke Patients, CASP – in un campione di pazienti italiani, comparandolo con le note batterie Mini-Mental State Examination (MMSE) e Montreal Cognitive Assessment (MoCA). Il campione è composto da 29 pazienti in esiti da ictus o caratterizzati da difficoltà cognitive con differente eziologia. Tutti i partecipanti sono stati sottoposti a uno screening che includeva la somministrazione di MMSE, MoCA e CASP. Le analisi comparative effettuate sui tre strumenti consentono di rilevare una elevata informatività della versione italiana della batteria CASP, la quale consente di fornire dati di screening affidabili. In aggiunta, i punteggi al CASP hanno presentato indici di correlazione elevati sia con i punteggi ottenuti al MMSE sia con quelli ottenuti alla MoCA, mostrando un buon potenziale per applicazioni cliniche valutative anche in termini comparativi. Occorre tuttavia sottolineare che il CASP si rileva particolarmente utile nel caso di pazienti con deficit linguistici rispetto a MMSE e MoCA. Infine, l’analisi sugli effetti della variabile di genere e di eziologia della patologia sui risultati delle batterie non ha evidenziato differenze significative: i punteggi al CASP hanno mostrato un trend negativo in relazione all’età e un’associazione positiva con i dati di scolarità, aprendo interessanti spunti di riflessione sulla sua utilizzabilità della misura anche in condizioni di declino cognitivo non-patologico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.