Tra i principali sintomi non motori associati alla Malattia di Parkinson (Parkinson Disease, PD) rientrano disturbi del controllo degli impulsi (Impulsive Control Disorders, ICD) quali, ad esempio, il Gambling Patologico (Pathological Gambling), il comportamento sessuale compulsivo, la sindrome da abuso compulsivo di farmaco dopaminergico, lo shopping compulsivo e l’iperfagia. Negli ultimi anni è cresciuto l’interesse per lo studio di sottogruppi di pazienti PD con PG per la gravità delle conseguenze personali, sociali ed economiche che tale disturbo comporta. Il Gambling Patologico può essere definito come un comportamento disfunzionale e compulsivo legato alla presa di decisione in situazioni ad alto rischio. Uno dei classici compiti utilizzati per testare la capacità di distinguere tra decisioni ad alto e basso rischio e valutarne il conseguente effetto apprendimento situazionale è l’Iowa Gambling Task (IGT). Il presente studio si pone l’obiettivo di indagare dal punto di vista neurofisiologico e comportamentale le differenze nei processi decisionali tra pazienti con PD senza demenza che presentano gioco d’azzardo patologico attivo, confrontati sia con pazienti PD che in passato hanno presentato PG (ora in remissione) che con un gruppo di controllo composto da pazienti PD senza PG. Nel campione sono stati inclusi pazienti con PD (N=42) tra i 50-70 anni senza demenza in trattamento dopaminergico stabile; i gruppi sono stati suddivisi in pazienti PD con PG (N=14), pazienti ex-Gamblers Patologici (N=10), e pazienti di controllo con PD senza ICD (N=18). L’attività elettrofisiologica è stata registrata tramite elettroencefalografia (EEG) durante la performance dei pazienti all’Iowa Gambling Task ed è stata analizzata tramite l’analisi delle oscillazioni corticali (bande di frequenza). Complessivamente l’analisi delle bande di frequenza ha mostrato una differenza significativa tra i tre gruppi. Nello specifico, è stato rilevato un aumento dell’attività di bande a bassa frequenza (principalmente Delta e Theta) entro le aree posteriori, temporo-occipitali, nel gruppo di pazienti PD con PG paragonato agli altri due gruppi, principalmente durante le decisioni svantaggiose e rischiose (scelte in cui le perdite superano le vincite). Mentre il gruppo di pazienti Ex-Gamblers ha rivelato una distribuzione del power di banda simile ai pazienti appartenenti al gruppo di controllo. Tale tendenza è stata confermata anche dal dato comportamentale, dove la media delle scelte svantaggiose da parte dei pazienti PD con PG è significativamente superiore agli altri gruppi. In conclusione, la presenza prevalente di bande a bassa frequenza potrebbe sottolineare una risposta corticale anomala da parte dei pazienti con PG legata alla loro abilità di monitorare e controllare il comportamento emotivo durante un compito di presa di decisione dove i meccanismi di ricompensa correlati alle dinamiche di rischio sono particolarmente rilevanti.
Angioletti, L., Finocchiaro, R., De Filippis, D., Siri, C., Meucci, N., Pezzoli, G., Balconi, M., Correlati neurofisiologici del decision-making disfunzionale in pazienti con Malattia di Parkinson e Gambling Patologico, Comunicazione, in Atti del «XXIII Congresso Nazionale della Sezione di Psicologia Sperimentale AIP», (Bari, 20-22 September 2017), Associazione Italiana di Psicologia - Sezione di Psicologia Sperimentale, Bari 2017: 115-115 [http://hdl.handle.net/10807/113453]
Correlati neurofisiologici del decision-making disfunzionale in pazienti con Malattia di Parkinson e Gambling Patologico
Angioletti, Laura;Finocchiaro, Roberta;De Filippis, Daniela;Siri, Chiara;Balconi, Michela
2017
Abstract
Tra i principali sintomi non motori associati alla Malattia di Parkinson (Parkinson Disease, PD) rientrano disturbi del controllo degli impulsi (Impulsive Control Disorders, ICD) quali, ad esempio, il Gambling Patologico (Pathological Gambling), il comportamento sessuale compulsivo, la sindrome da abuso compulsivo di farmaco dopaminergico, lo shopping compulsivo e l’iperfagia. Negli ultimi anni è cresciuto l’interesse per lo studio di sottogruppi di pazienti PD con PG per la gravità delle conseguenze personali, sociali ed economiche che tale disturbo comporta. Il Gambling Patologico può essere definito come un comportamento disfunzionale e compulsivo legato alla presa di decisione in situazioni ad alto rischio. Uno dei classici compiti utilizzati per testare la capacità di distinguere tra decisioni ad alto e basso rischio e valutarne il conseguente effetto apprendimento situazionale è l’Iowa Gambling Task (IGT). Il presente studio si pone l’obiettivo di indagare dal punto di vista neurofisiologico e comportamentale le differenze nei processi decisionali tra pazienti con PD senza demenza che presentano gioco d’azzardo patologico attivo, confrontati sia con pazienti PD che in passato hanno presentato PG (ora in remissione) che con un gruppo di controllo composto da pazienti PD senza PG. Nel campione sono stati inclusi pazienti con PD (N=42) tra i 50-70 anni senza demenza in trattamento dopaminergico stabile; i gruppi sono stati suddivisi in pazienti PD con PG (N=14), pazienti ex-Gamblers Patologici (N=10), e pazienti di controllo con PD senza ICD (N=18). L’attività elettrofisiologica è stata registrata tramite elettroencefalografia (EEG) durante la performance dei pazienti all’Iowa Gambling Task ed è stata analizzata tramite l’analisi delle oscillazioni corticali (bande di frequenza). Complessivamente l’analisi delle bande di frequenza ha mostrato una differenza significativa tra i tre gruppi. Nello specifico, è stato rilevato un aumento dell’attività di bande a bassa frequenza (principalmente Delta e Theta) entro le aree posteriori, temporo-occipitali, nel gruppo di pazienti PD con PG paragonato agli altri due gruppi, principalmente durante le decisioni svantaggiose e rischiose (scelte in cui le perdite superano le vincite). Mentre il gruppo di pazienti Ex-Gamblers ha rivelato una distribuzione del power di banda simile ai pazienti appartenenti al gruppo di controllo. Tale tendenza è stata confermata anche dal dato comportamentale, dove la media delle scelte svantaggiose da parte dei pazienti PD con PG è significativamente superiore agli altri gruppi. In conclusione, la presenza prevalente di bande a bassa frequenza potrebbe sottolineare una risposta corticale anomala da parte dei pazienti con PG legata alla loro abilità di monitorare e controllare il comportamento emotivo durante un compito di presa di decisione dove i meccanismi di ricompensa correlati alle dinamiche di rischio sono particolarmente rilevanti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.