Il bisogno di strumenti di rapida somministrazione che permettano di delineare un profilo cognitivo accurato di pazienti in esiti da danno cerebrale è di primaria importanza. Ciononostante, nel contesto italiano, gli strumenti di screening più diffusi sono ancora quelli sviluppati in origine per diagnosticare i quadri di demenza, che presentano vincoli interpretativi in presenza dei deficit delle competenze linguistiche comunemente osservabili in pazienti neurologici. Questo studio pilota mira a indagare il potenziale e l’applicabilità di una nuova batteria di screening cognitivo – la Cognitive Assessment for Stroke Patients, CASP – in un campione di pazienti italiani di età avanzata, comparandolo con le batterie Mini-Mental State Examination (MMSE) e Montreal Cognitive Assessment (MoCA). Il campione è composto da 29 pazienti in esiti da ictus o caratterizzati da difficoltà cognitive con differente eziologia. I partecipanti sono stati sottoposti a una procedura di screening che includeva anche la somministrazione di MMSE, MoCA e CASP. Le analisi hanno suggeriscono che l’informatività della versione italiana della batteria CASP consente di fornire dati di screening affidabili, essendo peraltro meno influenzata dalla presenza di difficoltà di linguaggio rispetto a MMSE e MoCA. In aggiunta, i punteggi al CASP hanno presentato indici di correlazione elevati sia con i punteggi ottenuti al MMSE sia con quelli ottenuti alla MoCA, mostrando un buon potenziale per applicazioni cliniche valutative. Infine, l’analisi della possibile influenza di genere ed eziologia sui risultati delle batterie non ha evidenziato importanti differenze: i punteggi al CASP hanno mostrato un trend negativo in relazione all’età e un’associazione positiva con i dati di scolarità, aprendo interessanti spunti di riflessione sulla sua sensibilità anche in situazioni di declino cognitivo non-patologico.
Balconi, M., Angelillo, M. T., Grippa, E., Colucci, A., Nardulli, R., Crivelli, D., La versione italiana della batteria Cognitive Assessment for Stroke Patients (CASP): uno studio pilota di confronto con MMSE e MoCA, Comunicazione, in Atti del «X Convegno Nazionale di Psicologia dell’Invecchiamento», (Fano (PU), 19-20 May 2017), Società Italiana di Psicologia dell'Invecchiamento, Fano (PU) 2017: 69-69 [http://hdl.handle.net/10807/113067]
La versione italiana della batteria Cognitive Assessment for Stroke Patients (CASP): uno studio pilota di confronto con MMSE e MoCA
Balconi, Michela
;Angelillo, Maria Teresa;Grippa, Elisabetta;Crivelli, Davide
2017
Abstract
Il bisogno di strumenti di rapida somministrazione che permettano di delineare un profilo cognitivo accurato di pazienti in esiti da danno cerebrale è di primaria importanza. Ciononostante, nel contesto italiano, gli strumenti di screening più diffusi sono ancora quelli sviluppati in origine per diagnosticare i quadri di demenza, che presentano vincoli interpretativi in presenza dei deficit delle competenze linguistiche comunemente osservabili in pazienti neurologici. Questo studio pilota mira a indagare il potenziale e l’applicabilità di una nuova batteria di screening cognitivo – la Cognitive Assessment for Stroke Patients, CASP – in un campione di pazienti italiani di età avanzata, comparandolo con le batterie Mini-Mental State Examination (MMSE) e Montreal Cognitive Assessment (MoCA). Il campione è composto da 29 pazienti in esiti da ictus o caratterizzati da difficoltà cognitive con differente eziologia. I partecipanti sono stati sottoposti a una procedura di screening che includeva anche la somministrazione di MMSE, MoCA e CASP. Le analisi hanno suggeriscono che l’informatività della versione italiana della batteria CASP consente di fornire dati di screening affidabili, essendo peraltro meno influenzata dalla presenza di difficoltà di linguaggio rispetto a MMSE e MoCA. In aggiunta, i punteggi al CASP hanno presentato indici di correlazione elevati sia con i punteggi ottenuti al MMSE sia con quelli ottenuti alla MoCA, mostrando un buon potenziale per applicazioni cliniche valutative. Infine, l’analisi della possibile influenza di genere ed eziologia sui risultati delle batterie non ha evidenziato importanti differenze: i punteggi al CASP hanno mostrato un trend negativo in relazione all’età e un’associazione positiva con i dati di scolarità, aprendo interessanti spunti di riflessione sulla sua sensibilità anche in situazioni di declino cognitivo non-patologico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.