Il saggio ricostruisce i dibattiti e le esperienze dell'alpinismo italiano in relazione agli sviluppi delle tecniche di arrampicata che portarono al superamento del 6° grado, considerando in particolare la figura del più impegnato teorico dell'alpinismo di allora, Domenico Rudatis, proteso ad affermare il valore "sportivo" e insieme "filosofico" del superamento del limite umano di ascensione in montagna. Ciò considerato in relazione al quadro politico del fascismo degli anni Trenta.
Bardelli, D., L'alpinismo in età fascista: fra estetica romantica e idealismo superomista, <<ANNALI DI STORIA MODERNA E CONTEMPORANEA>>, 2001; VII (7): 61-81 [http://hdl.handle.net/10807/107397]
L'alpinismo in età fascista: fra estetica romantica e idealismo superomista
Bardelli, Daniele
2001
Abstract
Il saggio ricostruisce i dibattiti e le esperienze dell'alpinismo italiano in relazione agli sviluppi delle tecniche di arrampicata che portarono al superamento del 6° grado, considerando in particolare la figura del più impegnato teorico dell'alpinismo di allora, Domenico Rudatis, proteso ad affermare il valore "sportivo" e insieme "filosofico" del superamento del limite umano di ascensione in montagna. Ciò considerato in relazione al quadro politico del fascismo degli anni Trenta.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.