ABSTRACT Scopo dello studio I reclami dei pazienti rappresentano una crescente fonte di preoccupazione per i sistemi sanitari, non solo perché l’insoddisfazione di pazienti e familiari può talora tramutarsi in un contenzioso giudiziario, ma anche perché essi possono rivelare la qualità della cura erogata. Scopo del nostro studio è quello di definire il ruolo della consulenza di etica clinica nell’analisi degli aspetti più problematici delle situazioni cliniche e nella prevenzione dei reclami dei pazienti e quindi del contenzioso. Metodi impiegati A questo proposito abbiamo analizzato le consulenze di etica clinica effettuate da diversi anni nell’ambito del laboratorio di Etica clinica dell’Istituto di Bioetica dell’UCSC, confrontandole con i dati della letteratura scientifica circa la correlazione tra motivi di insoddisfazione dei pazienti e il ruolo della consulenza di etica clinica nella loro prevenzione. Risultati Come rilevato dalla letteratura internazionale, i motivi di insoddisfazione dei pazienti sono spesso relativi ad aspetti dell’assistenza che non riguardano in modo diretto l’elemento tecnico della prestazione o la complessità medico-assistenziale del caso, bensì l’elemento etico-relazionale, quindi la qualità dell’interazione medico/équipe-paziente e come il sistema organizzativo promuove o impedisce il realizzarsi di una relazione adeguata. Nella nostra esperienza la consulenza di etica clinica si è rivelata un aiuto concreto per l’individuazione degli aspetti di maggiore problematicità delle situazioni cliniche, per l’interazione curante/i - pazienti/familiari e la chiarificazione e condivisione degli obiettivi degli atti medico-assistenziali proposti. Conclusioni All’interno della prassi clinica, il contributo della riflessione etica, può fornire criteri essenziali a cui attingere in vista della realizzazione di una prestazione d’opera adeguata, anche secondo le aspettative del paziente. La consulenza di etica clinica può intervenire efficacemente nelle situazioni di maggiore complessità, chiarificando la situazione non solo nella prospettiva della fattibilità tecnica di una data procedura medica, ma nella valutazione della sua adeguatezza in vista del miglior interesse del paziente; inoltre, può essere di aiuto nel definire quale sia la comunicazione più appropriata alla situazione del paziente.
Minacori, R., Comoretto, N., Cicerone, M., Spagnolo, A. G., La consulenza di etica clinica: strumento di chiarificazione medico-paziente e prevenzione del contenzioso, in La medicina legale del nuovo millennio tra tradizione ed innovazione, (Ancona, 29-September 02-October 2009), Monduzzi, Noceto 2011: 217-223 [http://hdl.handle.net/10807/10669]
La consulenza di etica clinica: strumento di chiarificazione medico-paziente e prevenzione del contenzioso
Minacori, Roberta;Comoretto, Nunziata;Cicerone, Marina;Spagnolo, Antonio Gioacchino
2011
Abstract
ABSTRACT Scopo dello studio I reclami dei pazienti rappresentano una crescente fonte di preoccupazione per i sistemi sanitari, non solo perché l’insoddisfazione di pazienti e familiari può talora tramutarsi in un contenzioso giudiziario, ma anche perché essi possono rivelare la qualità della cura erogata. Scopo del nostro studio è quello di definire il ruolo della consulenza di etica clinica nell’analisi degli aspetti più problematici delle situazioni cliniche e nella prevenzione dei reclami dei pazienti e quindi del contenzioso. Metodi impiegati A questo proposito abbiamo analizzato le consulenze di etica clinica effettuate da diversi anni nell’ambito del laboratorio di Etica clinica dell’Istituto di Bioetica dell’UCSC, confrontandole con i dati della letteratura scientifica circa la correlazione tra motivi di insoddisfazione dei pazienti e il ruolo della consulenza di etica clinica nella loro prevenzione. Risultati Come rilevato dalla letteratura internazionale, i motivi di insoddisfazione dei pazienti sono spesso relativi ad aspetti dell’assistenza che non riguardano in modo diretto l’elemento tecnico della prestazione o la complessità medico-assistenziale del caso, bensì l’elemento etico-relazionale, quindi la qualità dell’interazione medico/équipe-paziente e come il sistema organizzativo promuove o impedisce il realizzarsi di una relazione adeguata. Nella nostra esperienza la consulenza di etica clinica si è rivelata un aiuto concreto per l’individuazione degli aspetti di maggiore problematicità delle situazioni cliniche, per l’interazione curante/i - pazienti/familiari e la chiarificazione e condivisione degli obiettivi degli atti medico-assistenziali proposti. Conclusioni All’interno della prassi clinica, il contributo della riflessione etica, può fornire criteri essenziali a cui attingere in vista della realizzazione di una prestazione d’opera adeguata, anche secondo le aspettative del paziente. La consulenza di etica clinica può intervenire efficacemente nelle situazioni di maggiore complessità, chiarificando la situazione non solo nella prospettiva della fattibilità tecnica di una data procedura medica, ma nella valutazione della sua adeguatezza in vista del miglior interesse del paziente; inoltre, può essere di aiuto nel definire quale sia la comunicazione più appropriata alla situazione del paziente.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.