E’ ormai da tutti riconosciuto che la pratica motoria costituisce uno degli strumenti più efficaci per la formazione della personalità, la conoscenza e la consapevolezza della propria identità corporea. Oltre agli innumerevoli studi in campo scientifico che evidenziano i benefici condizionali e coordinativi per i soggetti in età evolutiva, ve ne sono altrettanti che dimostrano come l’attività motoria risulti determinante per la formazione del carattere, la cura della propria persona e del proprio benessere, lo sviluppo e il mantenimento di un corretto equilibrio psico-fisico, con il conseguente miglioramento della qualità della vita e di una positiva attitudine all’inclusione sociale. Per operare in accordo con queste considerazioni e per dare una risposta concreta alle esigenze che continuano ad emergere dalla società e dal mondo dell’educazione, la Direzione Scolastica Regionale e la Regione Lombardia intendono promuovere per l’anno scolastico 2009-2010 iniziative di supporto per le scuole primarie affichè i loro Dirigenti ed i loro Insegnanti possano ideare e realizzare progetti finalizzati al miglioramento qualitativo e quantitativo dell’educazione motoria e sportiva. L’educazione motoria così supportata diventa una occasione per promuovere esperienze cognitive, sociali, culturali e affettive tali da indurre il bambino a capire, accettare serenamente e riflettere sui cambiamenti morfo-funzionali che caratterizzano il processo di crescita, maturazione e sviluppo. Attraverso le molteplici espressioni delle attività di movimento che vanno dalla mimica del volto alle più svariate performance sportive, ogni alunno potrà esplorare lo spazio, conoscere il suo corpo, comunicare e relazionarsi con gli altri. L’apprendimento di nuove abilità motorie e la possibilità di sperimentare il successo delle proprie azioni sono fonte di gratificazione che incentivano l’autostima dell’alunno e l’ampliamento progressivo della sua esperienza. Soprattutto nelle situazioni di gioco e di gioco-sport ove si sperimentano la vittoria o la sconfitta, l’attività ludico-motorio-sportiva, aiuta il bambino a controllare e a gestire le proprie emozioni. In ultimo si sottolinea come partecipare alle attività motorie e sportive significhi condividere con altre persone, anche di culture diverse, esperienze di gruppo nonché ricreare efficaci situazioni di inserimento di alunni diversamente abili che esaltano il valore della cooperazione e del lavoro di squadra.
Casolo, F., Bussetti, M., Castelli, L., Daino, A., Eid, L., Mantovani, B., Vicini, M., Imparare giocando : vademecum di giochi per la scuola primaria, in Casolo, F., Bussetti, M., Eid, L., Castelli, L., Daino, A., Mantovani, B., Vicini, M. (ed.), IMPARARE GIOCANDO : Vademecum di giochi per la scuola primaria, LIBRERIA DELLO SPORT, Milano 2011: 1- 86 [http://hdl.handle.net/10807/10612]
Imparare giocando : vademecum di giochi per la scuola primaria
Casolo, Francesco;
2011
Abstract
E’ ormai da tutti riconosciuto che la pratica motoria costituisce uno degli strumenti più efficaci per la formazione della personalità, la conoscenza e la consapevolezza della propria identità corporea. Oltre agli innumerevoli studi in campo scientifico che evidenziano i benefici condizionali e coordinativi per i soggetti in età evolutiva, ve ne sono altrettanti che dimostrano come l’attività motoria risulti determinante per la formazione del carattere, la cura della propria persona e del proprio benessere, lo sviluppo e il mantenimento di un corretto equilibrio psico-fisico, con il conseguente miglioramento della qualità della vita e di una positiva attitudine all’inclusione sociale. Per operare in accordo con queste considerazioni e per dare una risposta concreta alle esigenze che continuano ad emergere dalla società e dal mondo dell’educazione, la Direzione Scolastica Regionale e la Regione Lombardia intendono promuovere per l’anno scolastico 2009-2010 iniziative di supporto per le scuole primarie affichè i loro Dirigenti ed i loro Insegnanti possano ideare e realizzare progetti finalizzati al miglioramento qualitativo e quantitativo dell’educazione motoria e sportiva. L’educazione motoria così supportata diventa una occasione per promuovere esperienze cognitive, sociali, culturali e affettive tali da indurre il bambino a capire, accettare serenamente e riflettere sui cambiamenti morfo-funzionali che caratterizzano il processo di crescita, maturazione e sviluppo. Attraverso le molteplici espressioni delle attività di movimento che vanno dalla mimica del volto alle più svariate performance sportive, ogni alunno potrà esplorare lo spazio, conoscere il suo corpo, comunicare e relazionarsi con gli altri. L’apprendimento di nuove abilità motorie e la possibilità di sperimentare il successo delle proprie azioni sono fonte di gratificazione che incentivano l’autostima dell’alunno e l’ampliamento progressivo della sua esperienza. Soprattutto nelle situazioni di gioco e di gioco-sport ove si sperimentano la vittoria o la sconfitta, l’attività ludico-motorio-sportiva, aiuta il bambino a controllare e a gestire le proprie emozioni. In ultimo si sottolinea come partecipare alle attività motorie e sportive significhi condividere con altre persone, anche di culture diverse, esperienze di gruppo nonché ricreare efficaci situazioni di inserimento di alunni diversamente abili che esaltano il valore della cooperazione e del lavoro di squadra.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.