La Corte costituzionale dichiara l’illegittimità della cornice edittale prevista per il reato di alterazione di stato civile di un neonato mediante falsità (art. 567, 2° comma, c.p.) secondo il parametro della ragionevolezza intrinseca della fattispecie. La decisione, che riconosce l’autonomia del principio di proporzione dallo schema del tertium comparationis, amplia le prerogative della Consulta nel sindacato di costituzionalità della legge penale.
Di Lello Finuoli, M., La pena dell’alterazione di stato mediante falsità e il principio di proporzione, <<GIURISPRUDENZA ITALIANA>>, 2017; (Giugno): 1431-1438 [http://hdl.handle.net/10807/105871]
La pena dell’alterazione di stato mediante falsità e il principio di proporzione
Di Lello Finuoli, MarinaPrimo
2017
Abstract
La Corte costituzionale dichiara l’illegittimità della cornice edittale prevista per il reato di alterazione di stato civile di un neonato mediante falsità (art. 567, 2° comma, c.p.) secondo il parametro della ragionevolezza intrinseca della fattispecie. La decisione, che riconosce l’autonomia del principio di proporzione dallo schema del tertium comparationis, amplia le prerogative della Consulta nel sindacato di costituzionalità della legge penale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.