Modificazioni controllate nel genoma sono possibili, tramite svariate tecniche, sin dagli anni ’70. Nucleasi a dito di zinco, nucleasi TALE, ma soprattutto CRISPR-Cas9 sono tecniche di editing genetico che hanno reso più semplice effettuarle. Il sistema CRISPR-Cas9, in particolare, si sta dimostrando estremamente vantaggioso in termini di accessibilità, efficienza e versatilità. Gli obiettivi del presente contributo consistono nel: 1. ricostruire i “fatti” salienti che hanno determinato l’emergere del topic dell’“editing genetico”; 2. provare a dar risposta a un primo fondamentale interrogativo circa l’originalità dei dilemmi etici da esso sollevato con particolare riferimento al CRISPR-Cas9. La conclusione è che, allo stato attuale, l’impiego di queste nuove tecniche non solleva questioni etiche nuove. L’unica eccezione sembrerebbe essere data dal particolare tipo di mutazioni indotte da queste tecniche, indistinguibili a lungo termine da quelle prodotte dalla natura, fatto che sta già determinando qualche difficoltà nella classificazione degli OGM ottenuti tramite queste tecniche.
Refolo, P., Pascali, V. L., Spagnolo, A. G., Editing genetico: nuova questione bioetica?, <<MEDICINA E MORALE>>, 2017; (3): 291-304 [http://hdl.handle.net/10807/103544]
Editing genetico: nuova questione bioetica?
Refolo, PietroPrimo
;Pascali, Vincenzo LorenzoSecondo
;Spagnolo, Antonio GioacchinoUltimo
2017
Abstract
Modificazioni controllate nel genoma sono possibili, tramite svariate tecniche, sin dagli anni ’70. Nucleasi a dito di zinco, nucleasi TALE, ma soprattutto CRISPR-Cas9 sono tecniche di editing genetico che hanno reso più semplice effettuarle. Il sistema CRISPR-Cas9, in particolare, si sta dimostrando estremamente vantaggioso in termini di accessibilità, efficienza e versatilità. Gli obiettivi del presente contributo consistono nel: 1. ricostruire i “fatti” salienti che hanno determinato l’emergere del topic dell’“editing genetico”; 2. provare a dar risposta a un primo fondamentale interrogativo circa l’originalità dei dilemmi etici da esso sollevato con particolare riferimento al CRISPR-Cas9. La conclusione è che, allo stato attuale, l’impiego di queste nuove tecniche non solleva questioni etiche nuove. L’unica eccezione sembrerebbe essere data dal particolare tipo di mutazioni indotte da queste tecniche, indistinguibili a lungo termine da quelle prodotte dalla natura, fatto che sta già determinando qualche difficoltà nella classificazione degli OGM ottenuti tramite queste tecniche.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.