Il commento, prendendo spunto dall'ultima pronuncia della Corte di Cassazione sul caso della maga "Mamma Ebe", dapprima, esamina i principali profili esegetici ed applicativi del delitto di esercizio abusivo della professione, con particolare riferimento all'attività lato sensu sanitaria, successivamente, si sofferma sulla compatibilità tra la finalità religiosa o spirituale di un gruppo o di un'associazione e il delitto di associazione per delinquere.
Lamanuzzi, M., La Cassazione torna sul caso di “Mamma Ebe”: l’attività di maghi e guaritori può integrare il delitto di associazione per delinquere finalizzata all’esercizio abusivo della professione medica (commento a Cass. pen., Sez. IV, 15 marzo 2016, n. 13213), <<RIVISTA ITALIANA DI MEDICINA LEGALE E DEL DIRITTO IN CAMPO SANITARIO>>, 2016; (3): 1216-1229 [https://hdl.handle.net/10807/102061]
La Cassazione torna sul caso di “Mamma Ebe”: l’attività di maghi e guaritori può integrare il delitto di associazione per delinquere finalizzata all’esercizio abusivo della professione medica (commento a Cass. pen., Sez. IV, 15 marzo 2016, n. 13213)
Lamanuzzi, MartaPrimo
2016
Abstract
Il commento, prendendo spunto dall'ultima pronuncia della Corte di Cassazione sul caso della maga "Mamma Ebe", dapprima, esamina i principali profili esegetici ed applicativi del delitto di esercizio abusivo della professione, con particolare riferimento all'attività lato sensu sanitaria, successivamente, si sofferma sulla compatibilità tra la finalità religiosa o spirituale di un gruppo o di un'associazione e il delitto di associazione per delinquere.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.