Quale “luogo” fisico e mentale può avere il figlio dentro un processo di revisione culturale e di trasformazione tecnologica della riproduzione umana? Per cogliere questi cambiamenti si deve riflettere su alcune “parole” che sono entrate nel nostro vocabolario. Il “figlio” come oggetto di diritto e di desiderio, ma anche come “danno” e come “problema”, come dono e come ospite: approfondire la categoria antropologica di figlio è la condizione necessaria, sebbene non sufficiente, per ripensare alla nostra umanità e trovare criteri per valutare il valore e il significato dei nuovi progetti di genitorialità.
Pessina, A., Il controverso figlio del desiderio, <<STUDIUM>>, 2016; (3): 353-369 [http://hdl.handle.net/10807/101630]
Il controverso figlio del desiderio
Pessina, Adriano
2016
Abstract
Quale “luogo” fisico e mentale può avere il figlio dentro un processo di revisione culturale e di trasformazione tecnologica della riproduzione umana? Per cogliere questi cambiamenti si deve riflettere su alcune “parole” che sono entrate nel nostro vocabolario. Il “figlio” come oggetto di diritto e di desiderio, ma anche come “danno” e come “problema”, come dono e come ospite: approfondire la categoria antropologica di figlio è la condizione necessaria, sebbene non sufficiente, per ripensare alla nostra umanità e trovare criteri per valutare il valore e il significato dei nuovi progetti di genitorialità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.