Uno dei più celebri dipinti della storia artistica italiana, la tavola con la Flagellazione firmata da Piero della Francesca, si pone al centro di una corposa vicenda storico-critica, che ha troppo spesso preso abbrivi interpretativi temerari, i quali ne hanno fatto l’emblema, da un lato, dell’enigmaticità vera o presunta dell’arte rinascimentale – quale distillato di una ‘ipersofisticazione’ tanto formale quanto semantica – dall’altro, di un conseguente frenetico sforzo decifratorio. La tendenza a compiere dentro certi capolavori percorsi capricciosamente intricati e a costruirvi intorno imponenti edifici ermeneutici di tipo iconologico (spesso del tutto congetturali e autoreferenziali), prescinde paradossalmente in questo specifico caso da quella che dovrebbe essere la base di qualsiasi costruzione interpretativa: la lettura iconografica. Vengono qui presentate alcune risultanze di uno studio ora giunto a maturazione, il cui obiettivo principale è il chiarimento del dettato iconografico del dipinto urbinate, indispensabile premessa per ogni ulteriore ipotesi relativa a committenza, datazione, destinazione dell’opera. La sua presunta enigmaticità parrebbe derivare da una consapevole libertà e non convenzionalità dell’autore nell’utilizzo della componente iconografica sacra nella confezione del proprio dispositivo pittorico. Ciò che, al contrario, emerge dalla lettura proposta – peraltro del tutto intuitiva se la stratificazione di interpretazioni passivamente reiterate non stendesse ancora oggi una sorta di velo opacizzante sull’immagine – è la piena adesione del calibratissimo linguaggio pierfrancescano a una condivisa e solida tradizione figurativa nella resa di un preciso contenuto narrativo e semantico. Questo dato rende manifesta la dimensione eminentemente, anzi esclusivamente religiosa del dipinto, finora misconosciuta.
Laskaris, C. Z., Oltre la logica dell'enigma: la Flagellazione di Piero della Francesca, dipinto religioso, Paper, in Storia e storiografia dell'arte del Rinascimento a Milano e in Lombardia : metodologia, critica, casi di studio, I saperi dell'arte, 1, (Milano, 09-10 June 2015), Bulzoni Editore, Roma 2016: 123-139 [http://hdl.handle.net/10807/101066]
Oltre la logica dell'enigma: la Flagellazione di Piero della Francesca, dipinto religioso
Laskaris, Caterina ZairaPrimo
2016
Abstract
Uno dei più celebri dipinti della storia artistica italiana, la tavola con la Flagellazione firmata da Piero della Francesca, si pone al centro di una corposa vicenda storico-critica, che ha troppo spesso preso abbrivi interpretativi temerari, i quali ne hanno fatto l’emblema, da un lato, dell’enigmaticità vera o presunta dell’arte rinascimentale – quale distillato di una ‘ipersofisticazione’ tanto formale quanto semantica – dall’altro, di un conseguente frenetico sforzo decifratorio. La tendenza a compiere dentro certi capolavori percorsi capricciosamente intricati e a costruirvi intorno imponenti edifici ermeneutici di tipo iconologico (spesso del tutto congetturali e autoreferenziali), prescinde paradossalmente in questo specifico caso da quella che dovrebbe essere la base di qualsiasi costruzione interpretativa: la lettura iconografica. Vengono qui presentate alcune risultanze di uno studio ora giunto a maturazione, il cui obiettivo principale è il chiarimento del dettato iconografico del dipinto urbinate, indispensabile premessa per ogni ulteriore ipotesi relativa a committenza, datazione, destinazione dell’opera. La sua presunta enigmaticità parrebbe derivare da una consapevole libertà e non convenzionalità dell’autore nell’utilizzo della componente iconografica sacra nella confezione del proprio dispositivo pittorico. Ciò che, al contrario, emerge dalla lettura proposta – peraltro del tutto intuitiva se la stratificazione di interpretazioni passivamente reiterate non stendesse ancora oggi una sorta di velo opacizzante sull’immagine – è la piena adesione del calibratissimo linguaggio pierfrancescano a una condivisa e solida tradizione figurativa nella resa di un preciso contenuto narrativo e semantico. Questo dato rende manifesta la dimensione eminentemente, anzi esclusivamente religiosa del dipinto, finora misconosciuta.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.