Lo studio riflette sulla presenza di centri e correnti modernizzanti a Bergamo fra fine Ottocento e inizio Novecento, con particolare attenzione alle infiltrazioni culturali nel Seminario locale. L'osmosi tra formazione ecclesiastica e movimenti sociali permette una lettura meno semplificata del fenomeno modernista, spesso appiattito nell'immagine della diocesi romana, permettendo di fare luce in particolare sul riordinamento del Seminario avvenuto fra 1909 e 1910, quando furono espulsi i docenti più compromessi con il rinnovamento democratico-cristiano. In appendice, si riportano le trascrizioni dei colloqui tenuti da monsignor Giacomo Maria Radini Tedeschi, vescovo di Bergamo, con due dei sacerdoti usciti dall'istituto, don Angelo Pedrinelli e don Giuseppe Moioli.
Persico, A., Un "modernismo" bergamasco? Appunti per un nuovo punto di vista, <<IOANNES XXIII>>, 3; 2015 (1): 79-118 [http://hdl.handle.net/10807/100721]
Un "modernismo" bergamasco? Appunti per un nuovo punto di vista
Persico, AlessandroPrimo
2015
Abstract
Lo studio riflette sulla presenza di centri e correnti modernizzanti a Bergamo fra fine Ottocento e inizio Novecento, con particolare attenzione alle infiltrazioni culturali nel Seminario locale. L'osmosi tra formazione ecclesiastica e movimenti sociali permette una lettura meno semplificata del fenomeno modernista, spesso appiattito nell'immagine della diocesi romana, permettendo di fare luce in particolare sul riordinamento del Seminario avvenuto fra 1909 e 1910, quando furono espulsi i docenti più compromessi con il rinnovamento democratico-cristiano. In appendice, si riportano le trascrizioni dei colloqui tenuti da monsignor Giacomo Maria Radini Tedeschi, vescovo di Bergamo, con due dei sacerdoti usciti dall'istituto, don Angelo Pedrinelli e don Giuseppe Moioli.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.