This current study aims to ascertain the close connection between female figure and Italian horror/thriller, cinema, here called "fantastico" in an extensive meaning, in order to highlight common features related to both genres. The periodization of research goes from 60s to 80s and the first purpose was to evaluate, according to a culturalist approach, the woman-horror interdependence, often focused in a mysoginic approach to the genre. The results have often been conflicting with respect to the starting presuppositions: the women are represented only as victims, the audience’s satisfaction is exclusively male. The discussion of this thesis was possible through an empirical and applicative research of a film sample and a careful investigation of latest writings that aim in different cases to reverse the paradigm of the starting point. The second objective detected differences between female representation in the Italian and American cinema, moving from the assumption that the theories which we are based on, come from united states and have provided a sample of more American films than Italian ones. Therefore the intent of this essay was testing the applicability of some historical theoric paradigms to the Italian case. the research’ s method involved a quantitative cataloging of extensive film corpus and an intensive one, which analyzes the main female stereotypes drawn from literature and cinema (damsel in distress, belle dame sans merci, final girl ). the conclusions show that the Italian fantastic genre has resisted more than other ones of a permanent conflict between emancipation and conservative resistance.

Il presente studio mira a constatare lo stretto collegamento tra la figura femminile e il cinema thriller e horror italiano, qui denominato genericamente “fantastico” in un’ accezione estensiva, a evidenziarne caratteristiche comuni relative a entrambi i generi. La periodizzazione della ricerca va dagli anni sessanta agli anni ottanta ed il primo obiettivo è stato quello di valutare secondo un approccio culturalista l’interdipendenza donna-horror, spesso sfociata in un approccio misogino al genere. I risultati sono stati spesso discordanti rispetto alle premesse di partenza: le donne sono raffigurate solo come vittime, il gradimento del pubblico è esclusivamente maschile. La messa in discussione di questa tesi si è resa possibile attraverso una ricerca empirico-applicativa di un campione di film e una disamina di scritti più recenti che mirano in qualche caso a rovesciare il paradigma di partenza. Il secondo obiettivo ha rilevato differenze tra rappresentazione femminile nel cinema italiano e americano, muovendo dal presupposto che le teorie su cui ci si è basati provengono dagli stati uniti e hanno previsto un campione per lo più di film non italiani. quindi l’ intento dello studio è stato anche quello di misurare l’applicabilità di alcuni paradigmi teorici al caso italiano. lo svolgimento della ricerca ha previsto un’indagine di tipo quantitativo (rilevazione del corpus estensivo di film) e intensivo-qualitativo (analisi di alcuni principali stereotipi femminili, tratti dalla letteratura e dal cinema: damsel in distress, belle dame sans merci, final girl), per giungere poi alla conclusione che il genere fantastico italiano ha risentito forse più di ogni altro di una conflittualità permanente, tra bisogno di emancipazione e resistenza conservatrice.

COLLETTI, GUIDO CARLO @(doctoralthesis) dc.title@, FANCHI, MARIAGRAZIA, Università Cattolica del Sacro Cuore Milano):Ciclo XXXI [https://hdl.handle.net/10807/286504]

LA FIGURA FEMMINILE NEL FANTASTICO ITALIANO

Colletti, Guido Carlo
2019

Abstract

This current study aims to ascertain the close connection between female figure and Italian horror/thriller, cinema, here called "fantastico" in an extensive meaning, in order to highlight common features related to both genres. The periodization of research goes from 60s to 80s and the first purpose was to evaluate, according to a culturalist approach, the woman-horror interdependence, often focused in a mysoginic approach to the genre. The results have often been conflicting with respect to the starting presuppositions: the women are represented only as victims, the audience’s satisfaction is exclusively male. The discussion of this thesis was possible through an empirical and applicative research of a film sample and a careful investigation of latest writings that aim in different cases to reverse the paradigm of the starting point. The second objective detected differences between female representation in the Italian and American cinema, moving from the assumption that the theories which we are based on, come from united states and have provided a sample of more American films than Italian ones. Therefore the intent of this essay was testing the applicability of some historical theoric paradigms to the Italian case. the research’ s method involved a quantitative cataloging of extensive film corpus and an intensive one, which analyzes the main female stereotypes drawn from literature and cinema (damsel in distress, belle dame sans merci, final girl ). the conclusions show that the Italian fantastic genre has resisted more than other ones of a permanent conflict between emancipation and conservative resistance.
12-apr-2019
XXXI
SCUOLA DI DOTTORATO IN STUDI UMANISTICI. TRADIZIONE E CONTEMPORANEITA'
Il presente studio mira a constatare lo stretto collegamento tra la figura femminile e il cinema thriller e horror italiano, qui denominato genericamente “fantastico” in un’ accezione estensiva, a evidenziarne caratteristiche comuni relative a entrambi i generi. La periodizzazione della ricerca va dagli anni sessanta agli anni ottanta ed il primo obiettivo è stato quello di valutare secondo un approccio culturalista l’interdipendenza donna-horror, spesso sfociata in un approccio misogino al genere. I risultati sono stati spesso discordanti rispetto alle premesse di partenza: le donne sono raffigurate solo come vittime, il gradimento del pubblico è esclusivamente maschile. La messa in discussione di questa tesi si è resa possibile attraverso una ricerca empirico-applicativa di un campione di film e una disamina di scritti più recenti che mirano in qualche caso a rovesciare il paradigma di partenza. Il secondo obiettivo ha rilevato differenze tra rappresentazione femminile nel cinema italiano e americano, muovendo dal presupposto che le teorie su cui ci si è basati provengono dagli stati uniti e hanno previsto un campione per lo più di film non italiani. quindi l’ intento dello studio è stato anche quello di misurare l’applicabilità di alcuni paradigmi teorici al caso italiano. lo svolgimento della ricerca ha previsto un’indagine di tipo quantitativo (rilevazione del corpus estensivo di film) e intensivo-qualitativo (analisi di alcuni principali stereotipi femminili, tratti dalla letteratura e dal cinema: damsel in distress, belle dame sans merci, final girl), per giungere poi alla conclusione che il genere fantastico italiano ha risentito forse più di ogni altro di una conflittualità permanente, tra bisogno di emancipazione e resistenza conservatrice.
FANCHI, MARIAGRAZIA
BEARZOT, CINZIA SUSANNA
COLLETTI, GUIDO CARLO @(doctoralthesis) dc.title@, FANCHI, MARIAGRAZIA, Università Cattolica del Sacro Cuore Milano):Ciclo XXXI [https://hdl.handle.net/10807/286504]
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Descrizione: La figura femminile nel fantastico italiano, 1957-1989
Tipologia file ?: Tesi di dottorato
Note: tesi
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10280/58413
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