Baldassarre Castiglione’s "Libro del Cortegiano", printed in 1528, represents the archetype of a flourishing written tradition: refuting or corroborating the model drafted in the sixteenth-century masterpiece, many essays and dialogues published after 1528 have focused on qualities and prerogatives required at court. The present thesis aims at sifting through Castiglione’s heritage, selecting themes and topics from some works printed in Italian between 1528 and 1640; the authors of the books examined are Pelegro de Grimaldi, Lucio Paolo Rosello, Giovanni Francesco Commendone, Agostino Nifo (his essay, first published in Latin, was translated by Francesco Baldelli), Giovanni Andrea Gilio, Giovan Battista Giraldi, Lorenzo Ducci, Sigismondo Sigismondi, Pietro Andrea Canonieri, Giovanni Capponi, Bernardino Castori, Camillo Baldi, Matteo Peregrini, Giovanni Battista Manzini and Agostino Mascardi, not forgetting the more famous Stefano Guazzo, Giovanni Della Casa, Torquato Tasso. These authors’ proposals have been compared with Castiglione’s ideas in the first three chapters of the thesis, which is completed by an appendix that reproduces and analyzes Camillo Baldi’s "Dialogo di quello che deve fare un servitore di corte per acquistare la grazia del suo signore e farsi amare da tutto il resto della corte", an unpublished work located at the Biblioteca Classense of Ravenna.

"Il Libro del Cortegiano" di Baldassarre Castiglione, a stampa nel 1528, costituisce l’archetipo di una florida tradizione: numerosi i trattati e i dialoghi che, dopo il 1528, mettono a fuoco qualità e prerogative richieste a corte, confutando oppure corroborando il modello delineato nel classico cinquecentesco. La dissertazione intende vagliare l’eredità dell’opera di Castiglione isolando alcuni temi rintracciabili in contributi pubblicati in volgare dopo il 1528 e sino al 1640; fra gli autori considerati spiccano Pelegro de Grimaldi, Lucio Paolo Rosello, Giovanni Francesco Commendone, Agostino Nifo e Francesco Baldelli (volgarizzatore dell’opera latina di Nifo), Giovanni Andrea Gilio, Giovan Battista Giraldi, Lorenzo Ducci, Sigismondo Sigismondi, Pietro Andrea Canonieri, Giovanni Capponi, Bernardino Castori, Camillo Baldi, Matteo Peregrini, Giovanni Battista Manzini ed Agostino Mascardi, senza dimenticare i più celebri Stefano Guazzo, Giovanni Della Casa, Torquato Tasso. Le proposte di questi autori sono state accostate ed intrecciate alla voce di Castiglione nei primi tre capitoli della tesi, suggellata da una appendice che presenta e riproduce l’inedito "Dialogo di quello che deve fare un servitore di corte per acquistare la grazia del suo signore e farsi amare da tutto il resto della corte" di Camillo Baldi, custodito presso la Biblioteca Classense di Ravenna.

VILLA, VIVIANA FRANCESCA, SULLE ORME DEL 'CORTEGIANO'. IL 'SAVIO IN CORTE' NELLA TRATTATISTICA DEI SECOLI XVI-XVII, BELLINI, ERALDO, Università Cattolica del Sacro Cuore Milano:Ciclo XXX [https://hdl.handle.net/10807/286172]

SULLE ORME DEL 'CORTEGIANO'. IL 'SAVIO IN CORTE' NELLA TRATTATISTICA DEI SECOLI XVI-XVII

Villa, Viviana Francesca
2018

Abstract

Baldassarre Castiglione’s "Libro del Cortegiano", printed in 1528, represents the archetype of a flourishing written tradition: refuting or corroborating the model drafted in the sixteenth-century masterpiece, many essays and dialogues published after 1528 have focused on qualities and prerogatives required at court. The present thesis aims at sifting through Castiglione’s heritage, selecting themes and topics from some works printed in Italian between 1528 and 1640; the authors of the books examined are Pelegro de Grimaldi, Lucio Paolo Rosello, Giovanni Francesco Commendone, Agostino Nifo (his essay, first published in Latin, was translated by Francesco Baldelli), Giovanni Andrea Gilio, Giovan Battista Giraldi, Lorenzo Ducci, Sigismondo Sigismondi, Pietro Andrea Canonieri, Giovanni Capponi, Bernardino Castori, Camillo Baldi, Matteo Peregrini, Giovanni Battista Manzini and Agostino Mascardi, not forgetting the more famous Stefano Guazzo, Giovanni Della Casa, Torquato Tasso. These authors’ proposals have been compared with Castiglione’s ideas in the first three chapters of the thesis, which is completed by an appendix that reproduces and analyzes Camillo Baldi’s "Dialogo di quello che deve fare un servitore di corte per acquistare la grazia del suo signore e farsi amare da tutto il resto della corte", an unpublished work located at the Biblioteca Classense of Ravenna.
1-mar-2018
XXX
SCUOLA DI DOTTORATO IN STUDI UMANISTICI. TRADIZIONE E CONTEMPORANEITA'
"Il Libro del Cortegiano" di Baldassarre Castiglione, a stampa nel 1528, costituisce l’archetipo di una florida tradizione: numerosi i trattati e i dialoghi che, dopo il 1528, mettono a fuoco qualità e prerogative richieste a corte, confutando oppure corroborando il modello delineato nel classico cinquecentesco. La dissertazione intende vagliare l’eredità dell’opera di Castiglione isolando alcuni temi rintracciabili in contributi pubblicati in volgare dopo il 1528 e sino al 1640; fra gli autori considerati spiccano Pelegro de Grimaldi, Lucio Paolo Rosello, Giovanni Francesco Commendone, Agostino Nifo e Francesco Baldelli (volgarizzatore dell’opera latina di Nifo), Giovanni Andrea Gilio, Giovan Battista Giraldi, Lorenzo Ducci, Sigismondo Sigismondi, Pietro Andrea Canonieri, Giovanni Capponi, Bernardino Castori, Camillo Baldi, Matteo Peregrini, Giovanni Battista Manzini ed Agostino Mascardi, senza dimenticare i più celebri Stefano Guazzo, Giovanni Della Casa, Torquato Tasso. Le proposte di questi autori sono state accostate ed intrecciate alla voce di Castiglione nei primi tre capitoli della tesi, suggellata da una appendice che presenta e riproduce l’inedito "Dialogo di quello che deve fare un servitore di corte per acquistare la grazia del suo signore e farsi amare da tutto il resto della corte" di Camillo Baldi, custodito presso la Biblioteca Classense di Ravenna.
BELLINI, ERALDO
BEARZOT, CINZIA SUSANNA
VILLA, VIVIANA FRANCESCA, SULLE ORME DEL 'CORTEGIANO'. IL 'SAVIO IN CORTE' NELLA TRATTATISTICA DEI SECOLI XVI-XVII, BELLINI, ERALDO, Università Cattolica del Sacro Cuore Milano:Ciclo XXX [https://hdl.handle.net/10807/286172]
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