Recent acquisitions in Visual, Cultural, and Media Studies emphasize the trend to use the contemporary proliferating images – mainly screen-based – in order to build knowledge and culture. Intercepting the current debate dealing with the post-medial condition involving cinema, the research project aims to detect this process. While assuming an experiential approach, it attempts to explore the forms of cinematic experience as it leaves its own precincts and finds new expressing solutions within everyday encounters. Starting from the emergence of original image-patterns in different contexts and situations of daily life, the observation focusses on the mechanisms which lead to a modelling of filmic experience into particular shapes and configurations. The result of these operations represents what is to be called 'space-image'. The interpretation key-concept of this category and of its structural processes (dwelling, projecting, furnishing) is design: this is intended here as transfomation options able to inform and re-inform experiential materials. Setting the study of cinematic experience under the sign of space-image means thus to reframe the presence and rising of moving images in a perspective of organic integration and texture, which permits to identify the new places of cinema in our time.

Le più recenti riflessioni di Visual, Cultural e Media Studies mostrano come la società contemporanea si caratterizzi per una tendenza a costruire la propria conoscenza e la propria cultura sfruttando la crescente proliferazione di immagini, molte delle quali a base filmica. Intercettando il dibattito sul post-cinema, la ricerca prova a prendere atto di questa dinamica adottando un approccio di tipo esperienziale, indagando le forme che l’istanza cinematografica assume nel momento in cui, lasciati i suoi luoghi classici, si fa presente negli spazi di vita. Proprio questo sorgere, costituisce il punto di partenza per ripercorrere i meccanismi attraverso cui l’istanza filmica viene in contatto con gli elementi essenziali perché possa modellarsi come conformazione esperienziale. L’esito di questo processo conduce alla costituzione di una forma esperienziale particolare, definita spazio-immagine. Il concetto assunto come chiave di lettura di questa categoria e dei suoi processi strutturali (abitare, costruire, arredare) è quello di design, inteso come possibilità di trasformazione dei tratti che definiscono le forme esperienziali. Ragionare in termini di spazio-immagine significa allora inquadrare l’idea di esperienza filmica in uno schema di presenza ed emersione, secondo una prospettiva organica di integrazione e tessitura che conduce all’identificazione di quelli che sono i neoluoghi del filmico.

DE ROSA, MIRIAM STEFANIA, Spazio e immagine nell'esperienza filmica contemporanea: questioni di design e cultura visuale, CASETTI, FRANCESCO, EUGENI, RUGGERO, Università Cattolica del Sacro Cuore Milano:Ciclo XXIII [https://hdl.handle.net/10807/285275]

Spazio e immagine nell'esperienza filmica contemporanea: questioni di design e cultura visuale

De Rosa, Miriam Stefania
2011

Abstract

Recent acquisitions in Visual, Cultural, and Media Studies emphasize the trend to use the contemporary proliferating images – mainly screen-based – in order to build knowledge and culture. Intercepting the current debate dealing with the post-medial condition involving cinema, the research project aims to detect this process. While assuming an experiential approach, it attempts to explore the forms of cinematic experience as it leaves its own precincts and finds new expressing solutions within everyday encounters. Starting from the emergence of original image-patterns in different contexts and situations of daily life, the observation focusses on the mechanisms which lead to a modelling of filmic experience into particular shapes and configurations. The result of these operations represents what is to be called 'space-image'. The interpretation key-concept of this category and of its structural processes (dwelling, projecting, furnishing) is design: this is intended here as transfomation options able to inform and re-inform experiential materials. Setting the study of cinematic experience under the sign of space-image means thus to reframe the presence and rising of moving images in a perspective of organic integration and texture, which permits to identify the new places of cinema in our time.
17-giu-2011
XXIII
CORSO DI DOTTORATO IN CULTURE DELLA COMUNICAZIONE
Le più recenti riflessioni di Visual, Cultural e Media Studies mostrano come la società contemporanea si caratterizzi per una tendenza a costruire la propria conoscenza e la propria cultura sfruttando la crescente proliferazione di immagini, molte delle quali a base filmica. Intercettando il dibattito sul post-cinema, la ricerca prova a prendere atto di questa dinamica adottando un approccio di tipo esperienziale, indagando le forme che l’istanza cinematografica assume nel momento in cui, lasciati i suoi luoghi classici, si fa presente negli spazi di vita. Proprio questo sorgere, costituisce il punto di partenza per ripercorrere i meccanismi attraverso cui l’istanza filmica viene in contatto con gli elementi essenziali perché possa modellarsi come conformazione esperienziale. L’esito di questo processo conduce alla costituzione di una forma esperienziale particolare, definita spazio-immagine. Il concetto assunto come chiave di lettura di questa categoria e dei suoi processi strutturali (abitare, costruire, arredare) è quello di design, inteso come possibilità di trasformazione dei tratti che definiscono le forme esperienziali. Ragionare in termini di spazio-immagine significa allora inquadrare l’idea di esperienza filmica in uno schema di presenza ed emersione, secondo una prospettiva organica di integrazione e tessitura che conduce all’identificazione di quelli che sono i neoluoghi del filmico.
CASETTI, FRANCESCO
EUGENI, RUGGERO
GRASSO, ALDO
DE ROSA, MIRIAM STEFANIA, Spazio e immagine nell'esperienza filmica contemporanea: questioni di design e cultura visuale, CASETTI, FRANCESCO, EUGENI, RUGGERO, Università Cattolica del Sacro Cuore Milano:Ciclo XXIII [https://hdl.handle.net/10807/285275]
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