Advances in digital-based technologies have allowed subjects to interact in environments other than physical ones causing changes in communication modalities. Microsoft HoloLens (MHL) introduced the possibility of experiencing a new digital environment: pure mixed reality. This work consists of an interdisciplinary methodological proposal to study synchronous communication and the making of identity in it when MHL is used. To respect the phenomenon’s ontological complexity, I combined two perspectives in this work: multimodality and social psychology of cyberplaces. The adoption of these perspectives reduced the phenomenon in a research object called communicative (inter)action. To study it, I elaborated a methodological proposal that combines two qualitative methods: multimodal (inter)action analysis (MIA; from multimodality) and analysis of conversations (AC; from social psychology of cyberplaces). To examine the making of identity in communicative (inter)action, I enriched the methodological proposal with a theoretical model proposal. The theoretical model proposal is a model that I called intersubjectivity model derived from: MIA framework on multimodal identity from multimodality and utterance intersubjectivity model from social psychology of cyberplaces. The line of argument was supported by analysis examples using a corpus of 16 videotaped dyadic communicative (inter)actions. Each dyad had one subject using MHL and another using a pc.

L’avanzamento delle tecnologie digitali ha permesso ai soggetti di interagire in ambienti diversi da quelli fisici causando cambiamenti nelle modalità di comunicazione. Il dispositivo Microsoft HoloLens (MHL) ha introdotto la possibilità di sperimentare un nuovo ambiente chiamato pure mixed reality. Questo lavoro consiste in una proposta metodologica interdisciplinare per studiare la comunicazione sincrona e il farsi dell’identità in essa quando viene utilizzato MHL. Per rispettare la complessità ontologica del fenomeno, ho combinato due prospettive: multimodality e social psychology of cyberplaces. L’adozione di queste prospettive ha permesso di ritagliare all’interno del fenomeno studiato un oggetto di ricerca definibile come (inter)azione comunicativa. Per studiarlo, ho elaborato una proposta metodologica che combina due metodi qualitativi: multimodal (inter)action analysis (MIA; dalla multimodality) e analysis of conversations (AC; dalla social psychology of cyberplaces). Per esaminare il farsi dell’identità nell’(inter)azione comunicativa, ho arricchito la proposta metodologica con l’intersubjectivity model, una proposta di modello teorico derivato da: MIA identity framework dalla multimodality e modello dell’intersoggettività enunciativa dalla social psychology of cyberplaces. L’intera linea argomentativa del lavoro è stata supportata da esempi di analisi utilizzando un corpus di 16 (inter)azioni comunicative diadiche videoregistrate. Ogni diade era composta da un soggetto che utilizzava MHL e uno che utilizzava un pc.

Vergine, I., COMMUNICATIVE (INTER)ACTIONS AND IDENTITY IN MIXED REALITY ENVIRONMENTS: A METHODOLOGICAL PROPOSAL, 2021-11-15T00:01:00Z [https://hdl.handle.net/10807/284941]

COMMUNICATIVE (INTER)ACTIONS AND IDENTITY IN MIXED REALITY ENVIRONMENTS: A METHODOLOGICAL PROPOSAL

Vergine, Ilaria
2021

Abstract

Advances in digital-based technologies have allowed subjects to interact in environments other than physical ones causing changes in communication modalities. Microsoft HoloLens (MHL) introduced the possibility of experiencing a new digital environment: pure mixed reality. This work consists of an interdisciplinary methodological proposal to study synchronous communication and the making of identity in it when MHL is used. To respect the phenomenon’s ontological complexity, I combined two perspectives in this work: multimodality and social psychology of cyberplaces. The adoption of these perspectives reduced the phenomenon in a research object called communicative (inter)action. To study it, I elaborated a methodological proposal that combines two qualitative methods: multimodal (inter)action analysis (MIA; from multimodality) and analysis of conversations (AC; from social psychology of cyberplaces). To examine the making of identity in communicative (inter)action, I enriched the methodological proposal with a theoretical model proposal. The theoretical model proposal is a model that I called intersubjectivity model derived from: MIA framework on multimodal identity from multimodality and utterance intersubjectivity model from social psychology of cyberplaces. The line of argument was supported by analysis examples using a corpus of 16 videotaped dyadic communicative (inter)actions. Each dyad had one subject using MHL and another using a pc.
15-nov-2021
XXXIII
CORSO DI DOTTORATO IN PSICOLOGIA
L’avanzamento delle tecnologie digitali ha permesso ai soggetti di interagire in ambienti diversi da quelli fisici causando cambiamenti nelle modalità di comunicazione. Il dispositivo Microsoft HoloLens (MHL) ha introdotto la possibilità di sperimentare un nuovo ambiente chiamato pure mixed reality. Questo lavoro consiste in una proposta metodologica interdisciplinare per studiare la comunicazione sincrona e il farsi dell’identità in essa quando viene utilizzato MHL. Per rispettare la complessità ontologica del fenomeno, ho combinato due prospettive: multimodality e social psychology of cyberplaces. L’adozione di queste prospettive ha permesso di ritagliare all’interno del fenomeno studiato un oggetto di ricerca definibile come (inter)azione comunicativa. Per studiarlo, ho elaborato una proposta metodologica che combina due metodi qualitativi: multimodal (inter)action analysis (MIA; dalla multimodality) e analysis of conversations (AC; dalla social psychology of cyberplaces). Per esaminare il farsi dell’identità nell’(inter)azione comunicativa, ho arricchito la proposta metodologica con l’intersubjectivity model, una proposta di modello teorico derivato da: MIA identity framework dalla multimodality e modello dell’intersoggettività enunciativa dalla social psychology of cyberplaces. L’intera linea argomentativa del lavoro è stata supportata da esempi di analisi utilizzando un corpus di 16 (inter)azioni comunicative diadiche videoregistrate. Ogni diade era composta da un soggetto che utilizzava MHL e uno che utilizzava un pc.
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