Ruoli coniugali, gestione dei tempi lavorativi e degli impegni educativi

Balancing life and work, especially for parents with small children, is a major issue concerning the political, social, organizational, economic and educative sphere. As such, it requires a multidimensional approach. This article presents the findings of a study conducted by the Centro Studi Pedagogici sulla Vita Matrimoniale e Familiare (Center for Family and Marriage Studies) of the Catholic University of Brescia (Italy). The increased participation of women in the working world has greatly impacted their social role and that of men. If on the one hand women are encouraged to achieve professional fulfilment, on the other men are required to actively participate in family and parenting issues. Yet, this transition is still incomplete. When the first child is born, the most part of housework and parenting is still the woman’s responsibility. There ensues the need to identify new marital relationship able to overcome the existing man-woman differences with respect to working life, housework, and parenting. Moving from these considerations, it is possible to reconsider marital roles an work-parenting balance, not as a gender problem, but rather as an issue regarding the married couple, the family, and the society where families live.

La conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro per genitori, specialmente se hanno bambini piccoli, si presenta come un problema complesso di natura politica, sociale, organizzativa, economica, educativa, per questo non si può prescindere da una prospettiva di tipo multidimensionale. Il contributo presenta i dati di una ricerca condotta nell’ambito del Centro Studi Pedagogici sulla Vita Matrimoniale e Familiare dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia. L’ingresso della donna nel mondo del lavoro ha modificato il suo ruolo sociale e specularmente quello maschile. Se da un lato la donna è incentivata a realizzarsi anche sul piano professionale, dall’altro lato all’uomo è chiesto un progressivo coinvolgimento nelle attività domestiche, nella cura e nell’educazione dei figli. Si tratta, però, di una transizione incompiuta, infatti alla nascita del primo figlio si assiste ad una divisione asimmetrica dei compiti familiari: alla donna è attribuita la maggiore responsabilità del lavoro domestico e della cura dei figli. Emerge l’esigenza di identificare nuove modalità di relazione volte ad eliminare le differenze esistenti tra uomini e donne in relazione all’occupazione nonché ai ruoli di cura e allo svolgimento dei lavori domestici. Da queste considerazioni possiamo partire per rileggere la questione dei ruoli coniugali, della gestione dei tempi lavorativi e degli impegni educativi, non tanto e non solo come un problema di genere, ma bensì come una questione della coppia, della famiglia e della società in cui le famiglie vivono.