Il quadro informativo, che orienta le scelte di governo del territorio, deve fondarsi su un'analisi qualitativa dei suoli liberi, sia di quelli interni al perimetro del tessuto urbano consolidato, sia, soprattutto, di quelli esterni. Senza voler attribuire un ordine di preferenza rispetto alle possibili trasformazioni, è tuttavia evidente che i secondi, in ragione del grado di naturalità residua, della pezzatura media, della continuità ecologica, della valenza agricola e paesaggistica, della rilevanza rispetto alla difesa del suolo, e così via, rappresentano - in linea generale - la riserva più preziosa di suoli liberi. Per queste ragioni, il contributo propone, in via sperimentale, una metodologia (di scala comunale) per l'analisi e la valutazione della qualità ecologica delle aree libere, che consente di esprimere un giudizio preventivo sugli esiti ambientali determinati dall'eventuale trasformazione urbanistica. Disporre di tale metodologia non significa rinunciare al principio, cosiddetto nounless, per il quale la trasformazione delle aree libere può avvenire solo a condizione che non vi siano aree già edificate, o dismesse, o al limite libere ma discontinue e residuali, sulle quali concentrare la domanda di edificazione espressa a livello locale. Diversamente, essa intende porsi come strumento di supporto alle decisioni che, laddove la piena salvaguardia delle aree libere non si possa o non si intenda realizzare, quanto meno assicuri una superiore efficienza in senso ambientale, consentendo di selezionare l'alternativa localizzativa più adeguata, o meglio, meno inadeguata. E consenta altresì una più agevole determinazione della necessaria compensazione ambientale, in modo da assicurare un livello non decrescente di naturalità complessiva, integrando criteri urbanistici e progettuali idonei a contemperare l'impatto ambientale della trasformazione. La metodologia proposta, sviluppandosi alla scala comunale, intende altresì rispondere a requisiti di semplicità e di generale applicabilità, risultando implementabile mediante il ricorso a banche dati facilmente reperibili.

Pareglio, S., La limitazione del consumo di suolo alla scala comunale. 4. Integrare il quadro informativo: la qualità dei suoli liberi, in Arcidiacono, A., Di Simine, D., Oliva, F., Pareglio, S., Pileri, P., Salata, S. (ed.), Centro di Ricerca sui Consumi di Suolo - Rapporto 2012, INU Edizioni, Roma 2012: 300- 302 [http://hdl.handle.net/10807/9875]

La limitazione del consumo di suolo alla scala comunale. 4. Integrare il quadro informativo: la qualità dei suoli liberi

Pareglio, Stefano
2012

Abstract

Il quadro informativo, che orienta le scelte di governo del territorio, deve fondarsi su un'analisi qualitativa dei suoli liberi, sia di quelli interni al perimetro del tessuto urbano consolidato, sia, soprattutto, di quelli esterni. Senza voler attribuire un ordine di preferenza rispetto alle possibili trasformazioni, è tuttavia evidente che i secondi, in ragione del grado di naturalità residua, della pezzatura media, della continuità ecologica, della valenza agricola e paesaggistica, della rilevanza rispetto alla difesa del suolo, e così via, rappresentano - in linea generale - la riserva più preziosa di suoli liberi. Per queste ragioni, il contributo propone, in via sperimentale, una metodologia (di scala comunale) per l'analisi e la valutazione della qualità ecologica delle aree libere, che consente di esprimere un giudizio preventivo sugli esiti ambientali determinati dall'eventuale trasformazione urbanistica. Disporre di tale metodologia non significa rinunciare al principio, cosiddetto nounless, per il quale la trasformazione delle aree libere può avvenire solo a condizione che non vi siano aree già edificate, o dismesse, o al limite libere ma discontinue e residuali, sulle quali concentrare la domanda di edificazione espressa a livello locale. Diversamente, essa intende porsi come strumento di supporto alle decisioni che, laddove la piena salvaguardia delle aree libere non si possa o non si intenda realizzare, quanto meno assicuri una superiore efficienza in senso ambientale, consentendo di selezionare l'alternativa localizzativa più adeguata, o meglio, meno inadeguata. E consenta altresì una più agevole determinazione della necessaria compensazione ambientale, in modo da assicurare un livello non decrescente di naturalità complessiva, integrando criteri urbanistici e progettuali idonei a contemperare l'impatto ambientale della trasformazione. La metodologia proposta, sviluppandosi alla scala comunale, intende altresì rispondere a requisiti di semplicità e di generale applicabilità, risultando implementabile mediante il ricorso a banche dati facilmente reperibili.
2012
Italiano
Centro di Ricerca sui Consumi di Suolo - Rapporto 2012
978-88-7603-074-1
Pareglio, S., La limitazione del consumo di suolo alla scala comunale. 4. Integrare il quadro informativo: la qualità dei suoli liberi, in Arcidiacono, A., Di Simine, D., Oliva, F., Pareglio, S., Pileri, P., Salata, S. (ed.), Centro di Ricerca sui Consumi di Suolo - Rapporto 2012, INU Edizioni, Roma 2012: 300- 302 [http://hdl.handle.net/10807/9875]
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