Questo numero monografico di «Comunicazioni sociali» raccoglie diversi contributi di ricerca all’apparenza molto eterogenei: si spazia, infatti, dagli attentati terroristici di Madrid all’iPod, dal rapporto Internet-minori al Family Day, dai discorsi in rete all’influenza aviaria. Nonostante quest’apparente natura miscellanea, però, le pagine che seguono rispondono a un medesimo criterio di indagine e si propongono come un momento di riflessione condivisa sui meccanismi mediali di rappresentazione che contribuiscono alla costruzione sociale della realtà. Il numero raccoglie gli esiti di una serie di ricerche centrate sulla rappresentazione mediale di eventi, fenomeni e processi sociali che hanno impegnato l’opinione pubblica negli ultimi anni, con una particolare attenzione al mondo dell’informazione e della carta stampata. La nozione di “rappresentazione mediale” è assunta come oggetto di ricerca sulla base di un’opzione di fondo che privilegia la dimensione dei discorsi sociali nel dare forma ai processi e agli eventi e accentua il ruolo dei media nell’alimentare, circolarmente, tali discorsi. Analizzare le rappresentazioni mediali significa, pertanto, non solo sviluppare una classica procedura di “content analysis” quanto piuttosto approfondire le logiche, le retoriche e le dinamiche con cui gli operatori dei media e i discorsi da essi pronunciati costruiscono socialmente la realtà di cui parlano attingendo, a loro volta, a repertori di senso comune e a discorsi sociali, tanto più efficaci quanto più impliciti e dati per scontati.
Carlo, S., Gasparini, B., Aroldi, P. (eds.), IL DITO E LA LUNA. Rappresentazioni mediali e costruzione sociale della realtà, Vita e Pensiero, Milano 2008: 155 [http://hdl.handle.net/10807/9858]
IL DITO E LA LUNA. Rappresentazioni mediali e costruzione sociale della realtà
Carlo, Simone;Gasparini, Barbara;Aroldi, Piermarco
2008
Abstract
Questo numero monografico di «Comunicazioni sociali» raccoglie diversi contributi di ricerca all’apparenza molto eterogenei: si spazia, infatti, dagli attentati terroristici di Madrid all’iPod, dal rapporto Internet-minori al Family Day, dai discorsi in rete all’influenza aviaria. Nonostante quest’apparente natura miscellanea, però, le pagine che seguono rispondono a un medesimo criterio di indagine e si propongono come un momento di riflessione condivisa sui meccanismi mediali di rappresentazione che contribuiscono alla costruzione sociale della realtà. Il numero raccoglie gli esiti di una serie di ricerche centrate sulla rappresentazione mediale di eventi, fenomeni e processi sociali che hanno impegnato l’opinione pubblica negli ultimi anni, con una particolare attenzione al mondo dell’informazione e della carta stampata. La nozione di “rappresentazione mediale” è assunta come oggetto di ricerca sulla base di un’opzione di fondo che privilegia la dimensione dei discorsi sociali nel dare forma ai processi e agli eventi e accentua il ruolo dei media nell’alimentare, circolarmente, tali discorsi. Analizzare le rappresentazioni mediali significa, pertanto, non solo sviluppare una classica procedura di “content analysis” quanto piuttosto approfondire le logiche, le retoriche e le dinamiche con cui gli operatori dei media e i discorsi da essi pronunciati costruiscono socialmente la realtà di cui parlano attingendo, a loro volta, a repertori di senso comune e a discorsi sociali, tanto più efficaci quanto più impliciti e dati per scontati.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.