Il contributo esamina l’innovativa visione dell’infanzia sottesa al decreto "Quam singulari Christus amore" (1910), con cui, durante il pontificato di Pio X, venne anticipata a sette anni l’età di ammissione dei fanciulli alla prima comunione. L’analisi del documento e di altri fonti devozionali dell’epoca consente di comprendere come questa svolta nell'educazione religiosa infantile consentì agli ambienti ecclesiali del primo Novecento di maturare una nuova e positiva concezione del bambino, attenta anche ai suoi bisogni sociali ed affettivi. Sulla base di questa ipotesi, vengono altresì suggerite alcune ulteriori piste di ricerca che possano gettare luce sul ruolo della Chiesa nella definizione dell’immaginario pedagogico sull'infanzia nel corso del XX secolo.
Alfieri, P., I fanciulli e la prima comunione. Un'ipotesi di ricerca su infanzia e educazione religiosa nel Novecento, in Gecchele, M., Polenghi, S., Dal Toso, P. (ed.), Il Novecento: il secolo del bambino?, edizioni JUNIOR, Parma (Italy) 2017: 347- 362 [http://hdl.handle.net/10807/97016]
I fanciulli e la prima comunione. Un'ipotesi di ricerca su infanzia e educazione religiosa nel Novecento
Alfieri, PaoloPrimo
2017
Abstract
Il contributo esamina l’innovativa visione dell’infanzia sottesa al decreto "Quam singulari Christus amore" (1910), con cui, durante il pontificato di Pio X, venne anticipata a sette anni l’età di ammissione dei fanciulli alla prima comunione. L’analisi del documento e di altri fonti devozionali dell’epoca consente di comprendere come questa svolta nell'educazione religiosa infantile consentì agli ambienti ecclesiali del primo Novecento di maturare una nuova e positiva concezione del bambino, attenta anche ai suoi bisogni sociali ed affettivi. Sulla base di questa ipotesi, vengono altresì suggerite alcune ulteriori piste di ricerca che possano gettare luce sul ruolo della Chiesa nella definizione dell’immaginario pedagogico sull'infanzia nel corso del XX secolo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.