A margine del regesto completo degli scambi epistolari intercorsi a metà Seicento tra il benedettino milanese Agostino Lampugnani e l'agostiniano intemelio Angelico Aprosio (contestualmente pubblicato nella banca dati on line "Archilet - Archivio delle corrispondenze letterarie italiane di età moderna"), l'articolo si sofferma su alcune sfumature del sofferto rapporto di Lampugnani con l'orizzonte editoriale del suo tempo. Costretto da opposte tensioni, innescate da un lato da una forte ambizione di raggiungere una salda notorietà nel mondo degli autori e dall'altro dalla necessità di conciliare la propria esuberante vena letteraria con il dovere di preservare, in altri ambienti, l'immagine più austera di religioso ligio alla disciplina impostagli dalla regola monastica, anche attraverso questo correre di missive Lampugnani ci appare invischiato nella contraddizione di ricorrere in vario modo a molteplici eteronimi e, nel contempo, di subire la tentazione di svelarsi al pubblico dei suoi lettori. In appendice, un catalogo provvisorio, esteso anche alle responsabilità pseudonime e secondarie, delle opere a stampa e manoscritte ascrivibili al letterato.
Ceriotti, L., Libro in stampa, casa in piazza. Aprosio, Lampugnani e la fatica dell'apparire, in Carminati, C., Procaccioli, P., Russo, E., Viola, C. (ed.), Archilet. Per uno studio delle corrispondenze letterarie di età moderna, QuiEdit, Verona 2016: 427- 459 [http://hdl.handle.net/10807/95588]
Libro in stampa, casa in piazza. Aprosio, Lampugnani e la fatica dell'apparire
Ceriotti, LucaPrimo
2016
Abstract
A margine del regesto completo degli scambi epistolari intercorsi a metà Seicento tra il benedettino milanese Agostino Lampugnani e l'agostiniano intemelio Angelico Aprosio (contestualmente pubblicato nella banca dati on line "Archilet - Archivio delle corrispondenze letterarie italiane di età moderna"), l'articolo si sofferma su alcune sfumature del sofferto rapporto di Lampugnani con l'orizzonte editoriale del suo tempo. Costretto da opposte tensioni, innescate da un lato da una forte ambizione di raggiungere una salda notorietà nel mondo degli autori e dall'altro dalla necessità di conciliare la propria esuberante vena letteraria con il dovere di preservare, in altri ambienti, l'immagine più austera di religioso ligio alla disciplina impostagli dalla regola monastica, anche attraverso questo correre di missive Lampugnani ci appare invischiato nella contraddizione di ricorrere in vario modo a molteplici eteronimi e, nel contempo, di subire la tentazione di svelarsi al pubblico dei suoi lettori. In appendice, un catalogo provvisorio, esteso anche alle responsabilità pseudonime e secondarie, delle opere a stampa e manoscritte ascrivibili al letterato.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.