Beckett riceve dai suoi predecessori una scansione dell'opposizione fra prosa e poesia già fortemente problematizzata. Da un lato la deflagrazione della linearità del romanzo portata avanti da Joyce; dall'altro lo sperimentalismo ai confini della lirica delle avanguardie. Dopo essersi dedicato a entrambe le forme nel suo primo periodo, Beckett pare scegliere la prosa, ma questa scelta non conclude il confronto con la dimensione poetica. Al contrario, la sua ricerca, soprattutto nella produzione più tarda, pare improntata a un sincretismo stilistico fra prosa e poesia, tanto nel campo narrativo quanto in quello teatrale. Attraverso un'analisi ravvicinata di alcune opere della maturità di Beckett si cercherà di valutare come l'autore utilizzi la tensione fra prosa e poesia come spazio creativo che viene solcato lungo due traiettorie distinte ma destinate a incontrarsi. Da un lato la lirica che sfuma in immagine si concretizza in minuscoli cammei testuali – e che a volte fanno a meno del testo –; dall'altro la narrazione, chirurgicamente scomposta a opera di una ragione ossessionata, si risolve in frammenti fra loro non sempre componibili. Nella tensione fra queste due dimensioni la creatività beckettiana si disciplina in una ginnastica della forma in cui lirica e narrazione si intrecciano e si trascendono.
Bellini, F., Frammento e Cammeo. Samuel Beckett fra prosa e poesia, in Gherardi, F. (ed.), Con parole sciolte. Lirica e narrazione dopo il modernismo, Pacini Editore, Pisa 2016: <<I LIBRI DELL'ASSOCIAZIONE SIGISMONDO MALATESTA>>, 207- 222 [http://hdl.handle.net/10807/94490]
Frammento e Cammeo. Samuel Beckett fra prosa e poesia
Bellini, FedericoPrimo
2016
Abstract
Beckett riceve dai suoi predecessori una scansione dell'opposizione fra prosa e poesia già fortemente problematizzata. Da un lato la deflagrazione della linearità del romanzo portata avanti da Joyce; dall'altro lo sperimentalismo ai confini della lirica delle avanguardie. Dopo essersi dedicato a entrambe le forme nel suo primo periodo, Beckett pare scegliere la prosa, ma questa scelta non conclude il confronto con la dimensione poetica. Al contrario, la sua ricerca, soprattutto nella produzione più tarda, pare improntata a un sincretismo stilistico fra prosa e poesia, tanto nel campo narrativo quanto in quello teatrale. Attraverso un'analisi ravvicinata di alcune opere della maturità di Beckett si cercherà di valutare come l'autore utilizzi la tensione fra prosa e poesia come spazio creativo che viene solcato lungo due traiettorie distinte ma destinate a incontrarsi. Da un lato la lirica che sfuma in immagine si concretizza in minuscoli cammei testuali – e che a volte fanno a meno del testo –; dall'altro la narrazione, chirurgicamente scomposta a opera di una ragione ossessionata, si risolve in frammenti fra loro non sempre componibili. Nella tensione fra queste due dimensioni la creatività beckettiana si disciplina in una ginnastica della forma in cui lirica e narrazione si intrecciano e si trascendono.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.