Questo contributo sottolinea come la brevità dell’ultima drammaturgia di Samuel Beckett spinga all’estremo alcune delle caratteristiche del suo teatro che ne fanno un modello fondamentale, nonché un ambito privilegiato di sperimentazione per la scena odierna. Il problema di fondo posto dagli shorter plays è il loro formato, che li pone ai limiti delle possibilità del teatro. L’opera di Beckett esce dagli schemi e anticipa l’evolversi della scena. Una scena che è radicalmente mutata negli ultimi decenni e che oggi, in Italia, ad esempio, accanto alle realtà più istituzionali e consolidate, vede operare piccoli e medi centri indipendenti che avvicinano la produzione culturale contemporanea ai territori e a un più ampio pubblico.
Peja, L., I drammi brevi di Samuel Beckett e l’evoluzione della scena contemporanea, in Borgogni, D., Caprettini, P., Vaglio, C. (ed.), Forma breve, Accademia University Press, TORINO -- ITA 2016: 408- 417 [http://hdl.handle.net/10807/93658]
I drammi brevi di Samuel Beckett e l’evoluzione della scena contemporanea
Peja, LauraPrimo
2016
Abstract
Questo contributo sottolinea come la brevità dell’ultima drammaturgia di Samuel Beckett spinga all’estremo alcune delle caratteristiche del suo teatro che ne fanno un modello fondamentale, nonché un ambito privilegiato di sperimentazione per la scena odierna. Il problema di fondo posto dagli shorter plays è il loro formato, che li pone ai limiti delle possibilità del teatro. L’opera di Beckett esce dagli schemi e anticipa l’evolversi della scena. Una scena che è radicalmente mutata negli ultimi decenni e che oggi, in Italia, ad esempio, accanto alle realtà più istituzionali e consolidate, vede operare piccoli e medi centri indipendenti che avvicinano la produzione culturale contemporanea ai territori e a un più ampio pubblico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.