L'articolo, dopo aver illustrato un documento rilasciato dalla duchessa di Milano il 12 febbraio 1455, si sofferma ad analizzare gli elementi che garantivano la qualità della carta e la funzione simbolica della filigrana, intesa come logo capace di certificare l'origine e la qualità del prodotto finito, secondo le indicazioni provenienti dalla giurisprudenza e soprattutto dal trattatello di Bartolo da Sassoferrato "De insignis et armis", che comprendeva non solo l'araldica nobiliare, ma anche i segni capaci di esplicitare le alte attività artigianali.
Andenna, G., La filigrana con il biscione. Un precetto del 1455 di Bianca Maria Visconti per la stampa di carta filigranata, in Dell'Omo, M., Marazzi, F., Simonelli, F., Crova, C. (ed.), Sodalitas. Studi in memoria di don Faustino Avagliano, Monaci di Montecassino, Montecassino 2016: <<MISCELLANEA CASSINESE>>, 1- 8 [http://hdl.handle.net/10807/90104]
La filigrana con il biscione. Un precetto del 1455 di Bianca Maria Visconti per la stampa di carta filigranata
Andenna, GiancarloPrimo
2016
Abstract
L'articolo, dopo aver illustrato un documento rilasciato dalla duchessa di Milano il 12 febbraio 1455, si sofferma ad analizzare gli elementi che garantivano la qualità della carta e la funzione simbolica della filigrana, intesa come logo capace di certificare l'origine e la qualità del prodotto finito, secondo le indicazioni provenienti dalla giurisprudenza e soprattutto dal trattatello di Bartolo da Sassoferrato "De insignis et armis", che comprendeva non solo l'araldica nobiliare, ma anche i segni capaci di esplicitare le alte attività artigianali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.