Dall'analisi degli incidenti denunciati, si riscontra che molti infortuni si sarebbero potuti evitare se ci fosse stata maggiore "attenzione alla sicurezza" da parte di chi opera sul campo, in quanto legati a errori derivati da ignoranza, disattenzione, pigrizia, superficialità ecc. I comportamenti dipendono dalla elaborazione che l'individuo fa degli stimoli provenienti dall'ambiente: la stima della probabilità di incorrere in un pericolo dipende dalle conoscenze, abilità, esperienze (percezione del rischio) e dalla tendenza ad affrontare o evitare situazioni pericolose (propensione al rischio) che caratterizza l'individuo. Gli studi di settore hanno però dimostrato che l'adesione da parte dei lavoratori ai programmi di sicurezza dipende, più che da variabili individuali, dalla cultura della sicurezza presente in azienda e dal coinvolgimento del management. Per offrire un contributo alla creazione delle buone pratiche delle persone e delle organizzazioni, l'opera propone una sorta di catalogo di strumenti possibili che devono inscriversi in una precisa scelta culturale e sistemica. Quello che il lettore troverà nelle pagine del volume, pertanto, non è una ricetta, quanto piuttosto gli ingredienti che vanno sperimentati e dosati a seconda dell'obiettivo che si vuole raggiungere e che contribuiscono a creare una cultura della sicurezza.
Gatti, F. M., Guida ai comportamenti sicuri in azienda. Manuale pratico per manager e RSPP, Il Sole 24 Ore, Roma 2011:<<I libri di Ambiente&Sicurezza>>, 118 [http://hdl.handle.net/10807/8963]
Guida ai comportamenti sicuri in azienda. Manuale pratico per manager e RSPP
Gatti, Fabiana Maria
2011
Abstract
Dall'analisi degli incidenti denunciati, si riscontra che molti infortuni si sarebbero potuti evitare se ci fosse stata maggiore "attenzione alla sicurezza" da parte di chi opera sul campo, in quanto legati a errori derivati da ignoranza, disattenzione, pigrizia, superficialità ecc. I comportamenti dipendono dalla elaborazione che l'individuo fa degli stimoli provenienti dall'ambiente: la stima della probabilità di incorrere in un pericolo dipende dalle conoscenze, abilità, esperienze (percezione del rischio) e dalla tendenza ad affrontare o evitare situazioni pericolose (propensione al rischio) che caratterizza l'individuo. Gli studi di settore hanno però dimostrato che l'adesione da parte dei lavoratori ai programmi di sicurezza dipende, più che da variabili individuali, dalla cultura della sicurezza presente in azienda e dal coinvolgimento del management. Per offrire un contributo alla creazione delle buone pratiche delle persone e delle organizzazioni, l'opera propone una sorta di catalogo di strumenti possibili che devono inscriversi in una precisa scelta culturale e sistemica. Quello che il lettore troverà nelle pagine del volume, pertanto, non è una ricetta, quanto piuttosto gli ingredienti che vanno sperimentati e dosati a seconda dell'obiettivo che si vuole raggiungere e che contribuiscono a creare una cultura della sicurezza.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.