Partendo dal presupposto che il turismo oggi si presenta ogni giorno di più come una realtà mutevole e differenziata, offrendo modalità di viaggio sempre più attente alla soggettività e tendenti alla specificità dei gusti e dei bisogni, il presente contributo centra la sua attenzione sul turismo di “lusso”. Dopo aver tracciato infatti una storia del fenomeno turistico sottolineandone la sua nascita come fenomeno esclusivamente d’élite, per poi trasformarsi in “possibilità” di massa, si mostra come il lusso nel turismo vada oggi concentrandosi nella distinzione e selezione dei luoghi e in un servizio personalizzato e su misura del singolo. Dalla definizione di tre tipologie di turismo di lusso (accessibile, esclusivo e “anticonvenzionale”), si passa alla analisi, attraverso l’utilizzo di strumenti della ricerca psico–sociale, di una “nuova” e particolare tipologia di turismo di lusso “anticonvenzionale” nella quale l’idea “di lusso” non solo viene a rappresentare e a comunicare qualcosa di diverso ma viene a staccarsi prendendo le distanze da tutte quelle forme e modelli di turismo appartenenti ad un ideale di lusso dettato dalla moda e dalla necessità di potersi distinguere solo attraverso esperienze capaci di amplificare la visibilità: vedremo che ciò che contraddistingue questa proposta è la partecipazione del turista al “farsi” della sua vacanza, in un rapporto che unisce paradossalmente “essere serviti” a “essere attivi”, “autentico” e “sofisticato”, “esclusivo” e “prevedibile”. In particolare viene presentato il caso del Resort di Pantelleria, studiato attraverso una griglia per l’osservazione partecipante (che ha permesso di osservare con attenzione luoghi e momenti topici all’interno della settimana di vacanza di un gruppo di turisti), un diario (che ha consentito l’auto-osservazione del ricercatore) e interviste ai turisti; tale congegno multimetodologico ha consentito di definire le categorie più salienti di questo tipo di esperienza, mettendone in luce possibilità, criticità e paradossalità.
Gatti, F. M., Sabaini, B., Il turismo anticonvenzionale: il caso del Club Levante, in Gatti, F. M., Puggelli, F. R. (ed.), Nuove frontiere del turismo. Post-modernismo, psicologia ambientale e nuove tecnologie, Hoepli, Milano 2006: 52- 67 [http://hdl.handle.net/10807/8881]
Il turismo anticonvenzionale: il caso del Club Levante
Gatti, Fabiana Maria;
2006
Abstract
Partendo dal presupposto che il turismo oggi si presenta ogni giorno di più come una realtà mutevole e differenziata, offrendo modalità di viaggio sempre più attente alla soggettività e tendenti alla specificità dei gusti e dei bisogni, il presente contributo centra la sua attenzione sul turismo di “lusso”. Dopo aver tracciato infatti una storia del fenomeno turistico sottolineandone la sua nascita come fenomeno esclusivamente d’élite, per poi trasformarsi in “possibilità” di massa, si mostra come il lusso nel turismo vada oggi concentrandosi nella distinzione e selezione dei luoghi e in un servizio personalizzato e su misura del singolo. Dalla definizione di tre tipologie di turismo di lusso (accessibile, esclusivo e “anticonvenzionale”), si passa alla analisi, attraverso l’utilizzo di strumenti della ricerca psico–sociale, di una “nuova” e particolare tipologia di turismo di lusso “anticonvenzionale” nella quale l’idea “di lusso” non solo viene a rappresentare e a comunicare qualcosa di diverso ma viene a staccarsi prendendo le distanze da tutte quelle forme e modelli di turismo appartenenti ad un ideale di lusso dettato dalla moda e dalla necessità di potersi distinguere solo attraverso esperienze capaci di amplificare la visibilità: vedremo che ciò che contraddistingue questa proposta è la partecipazione del turista al “farsi” della sua vacanza, in un rapporto che unisce paradossalmente “essere serviti” a “essere attivi”, “autentico” e “sofisticato”, “esclusivo” e “prevedibile”. In particolare viene presentato il caso del Resort di Pantelleria, studiato attraverso una griglia per l’osservazione partecipante (che ha permesso di osservare con attenzione luoghi e momenti topici all’interno della settimana di vacanza di un gruppo di turisti), un diario (che ha consentito l’auto-osservazione del ricercatore) e interviste ai turisti; tale congegno multimetodologico ha consentito di definire le categorie più salienti di questo tipo di esperienza, mettendone in luce possibilità, criticità e paradossalità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.