Nei primi decenni del XII secolo l’abbazia di Cîteaux e i cenobi a essa legati diedero vita a una rete monastica piuttosto innovativa. I cistercensi non crearono una struttura piramidale e verticistica, composta da molti priorati e qualche abbazia, ma piuttosto diedero vita a una sorta di ‘confederazione’ di abbazie che mantenevano saldi i propri legami con l’episcopato ed erano tra di loro materialmente abbastanza indipendenti. Almeno nei primi decenni l’unità si fondò sull’adesione consensuale di ogni comunità alla rete monastica. La cosiddetta unanimitas, la «conniventia voluntatum», secondo Bernardo di Clairvaux, fu un’unità frutto del consenso comune, dell’adesione volontaria e unanime di molti alla carità. Questo libro mira a cogliere nel loro attuarsi e svilupparsi alcuni elementi identitari propri della rete monastica cistercense. Tali elementi emergono, secondo un approccio comparato, analizzando complessivamente il rapporto tra vita religiosa e gerarchia ecclesiastica nei secoli tra XII e XIII e, in particolare, concentrando l’attenzione su un aspetto delicato quale il ricorso al diritto di appello. Le peculiarità sono inoltre osservate in azione indagando diversi periodi critici vissuti dall’ordine nel suo complesso quali, ad esempio, la ‘crisi di crescita’ del 1152 e il duro scontro tra i primi-abati per il controllo sull’ordine nei primi decenni del Duecento.

Cariboni, G., Il nostro ordine è la Carità. Cistercensi nei secoli XII e XIII., Vita e Pensiero, Milano 2011:<<storia ricerche>>, 204 [http://hdl.handle.net/10807/8659]

Il nostro ordine è la Carità. Cistercensi nei secoli XII e XIII.

Cariboni, Guido
2011

Abstract

Nei primi decenni del XII secolo l’abbazia di Cîteaux e i cenobi a essa legati diedero vita a una rete monastica piuttosto innovativa. I cistercensi non crearono una struttura piramidale e verticistica, composta da molti priorati e qualche abbazia, ma piuttosto diedero vita a una sorta di ‘confederazione’ di abbazie che mantenevano saldi i propri legami con l’episcopato ed erano tra di loro materialmente abbastanza indipendenti. Almeno nei primi decenni l’unità si fondò sull’adesione consensuale di ogni comunità alla rete monastica. La cosiddetta unanimitas, la «conniventia voluntatum», secondo Bernardo di Clairvaux, fu un’unità frutto del consenso comune, dell’adesione volontaria e unanime di molti alla carità. Questo libro mira a cogliere nel loro attuarsi e svilupparsi alcuni elementi identitari propri della rete monastica cistercense. Tali elementi emergono, secondo un approccio comparato, analizzando complessivamente il rapporto tra vita religiosa e gerarchia ecclesiastica nei secoli tra XII e XIII e, in particolare, concentrando l’attenzione su un aspetto delicato quale il ricorso al diritto di appello. Le peculiarità sono inoltre osservate in azione indagando diversi periodi critici vissuti dall’ordine nel suo complesso quali, ad esempio, la ‘crisi di crescita’ del 1152 e il duro scontro tra i primi-abati per il controllo sull’ordine nei primi decenni del Duecento.
2011
Italiano
Monografia o trattato scientifico
Cariboni, G., Il nostro ordine è la Carità. Cistercensi nei secoli XII e XIII., Vita e Pensiero, Milano 2011:<<storia ricerche>>, 204 [http://hdl.handle.net/10807/8659]
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