Parlare, come agire, significa partecipare a un gioco sociale in cui possono essere riportate vittorie o subìte sconfitte, in relazione all’interlocutore - reale o virtuale - a cui ci si rapporta; tale considerazione, conquista non più recente della psicologia sociale, diviene ancora più significativa se applicata a situazioni di comunicazione di gruppo. Infatti, i ‘normali’ fenomeni e processi relazionali che caratterizzano gli scambi comunicativi interpersonali vengono amplificati, nella situazione gruppale, dalla presenza di una molteplicità di interlocutori potenziali, che con il loro sguardo e anche semplicemente la loro presenza - rappresentata nella mente del singolo - condizionano lo svolgimento dell’interazione, intervenendo inevitabilmente nella gestione della relazione, non più diadica ma polilogale. La comunicazione acquisisce, perciò, nello studio delle dinamiche e della realtà di gruppo, un ruolo e un’importanza decisiva, in quanto rappresenta il processo chiave che struttura il funzionamento stesso del gruppo: garantisce lo scambio di informazioni, orienta all’accordo e al disaccordo, plasma le relazioni interpersonali giocate al suo interno, alimenta la collaborazione o il conflitto attraverso le dinamiche dell’attrazione e dell’ostilità.
Mazzoleni, C., La natura interlocutoria dei processi gruppali, in Bertani B., M. M. V. L. (ed.), La natura interlocutoria dei processi gruppali, Franco Angeli, Milano 1998: 90- 123 [http://hdl.handle.net/10807/79662]
La natura interlocutoria dei processi gruppali
Mazzoleni, Carla
1998
Abstract
Parlare, come agire, significa partecipare a un gioco sociale in cui possono essere riportate vittorie o subìte sconfitte, in relazione all’interlocutore - reale o virtuale - a cui ci si rapporta; tale considerazione, conquista non più recente della psicologia sociale, diviene ancora più significativa se applicata a situazioni di comunicazione di gruppo. Infatti, i ‘normali’ fenomeni e processi relazionali che caratterizzano gli scambi comunicativi interpersonali vengono amplificati, nella situazione gruppale, dalla presenza di una molteplicità di interlocutori potenziali, che con il loro sguardo e anche semplicemente la loro presenza - rappresentata nella mente del singolo - condizionano lo svolgimento dell’interazione, intervenendo inevitabilmente nella gestione della relazione, non più diadica ma polilogale. La comunicazione acquisisce, perciò, nello studio delle dinamiche e della realtà di gruppo, un ruolo e un’importanza decisiva, in quanto rappresenta il processo chiave che struttura il funzionamento stesso del gruppo: garantisce lo scambio di informazioni, orienta all’accordo e al disaccordo, plasma le relazioni interpersonali giocate al suo interno, alimenta la collaborazione o il conflitto attraverso le dinamiche dell’attrazione e dell’ostilità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.