Il cinema missionario si pone come oggetto in grado di intercettare le esigenze della Chiesa e i gusti del pubblico cui si rivolge. Il saggio sceglie di dimostrarlo attraverso il caso di "Fiamme" (1929), film realizzato dai missionari saveriani di Parma e che, rifacendosi all'immaginario del western, costruisce l'immagine di un religioso/sceriffo che prende le parti di un vlllaggio indiano.
Piredda, M. F., Cinema and Popular Preaching: the Italian Missionary Film and Fiamme, in Bayman, L., Rigoletto Sergi, R. S. (ed.), Popular Italian Cinema, Palgrave Macmillan, London 2013: 214- 225. 10.1057/9781137305657 [http://hdl.handle.net/10807/78785]
Cinema and Popular Preaching: the Italian Missionary Film and Fiamme
Piredda, Maria FrancescaPrimo
2013
Abstract
Il cinema missionario si pone come oggetto in grado di intercettare le esigenze della Chiesa e i gusti del pubblico cui si rivolge. Il saggio sceglie di dimostrarlo attraverso il caso di "Fiamme" (1929), film realizzato dai missionari saveriani di Parma e che, rifacendosi all'immaginario del western, costruisce l'immagine di un religioso/sceriffo che prende le parti di un vlllaggio indiano.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.