I saggi qui raccolti costituiscono gli Atti della VI edizione della Summer School Mobilità umana e giustizia globale, svoltasi dal 13 al 16 luglio 2015, promossa dall’Università Cattolica del Sacro Cuore in collaborazione con lo Scalabrini International Migration Institute, l’Agenzia scalabriniana per la cooperazione allo sviluppo e la Fondazione Migrantes. L’intento della scuola è quello di collocare l’analisi dei processi migratori all’interno di una riflessione più ampia, consapevoli dello stretto legame che unisce il governo e la governance della mobilità umana alla questione della giustizia globale, come proprio l’ultima edizione della scuola ha dimostrato in modo particolarmente eloquente. Scegliendo un tema che le cronache di questi mesi hanno reso di ancor più drammatica attualità, la scuola ha innanzitutto voluto indagare le situazioni che fanno dell’emigrazione una scelta obbligata, puntando il dito sulle responsabilità di tutti quegli attori che traggono a vario titolo profitto dalle migrazioni, venendo meno al dovere di creare, nei paesi d’origine, adeguate opportunità di vita e di lavoro per le giovani generazioni. Ha descritto, attraverso le presentazioni di studiosi provenienti da diverse delle regioni più importanti dello scenario migratorio contemporaneo, il consolidarsi di una potente industria dell’immigrazione che sottrae braccia e cervelli allo sviluppo dei loro paesi d’origine. Ha gettato luce su alcune delle componenti più vulnerabili dei flussi contemporanei, in particolare sui lavoratori a bassa qualificazione e sui minori non accompagnati. Ma ha altresì individuato alcune linee di intervento che chiamano in causa non soltanto le responsabilità dei governi e delle agenzie internazionali, ma anche quelle dei diversi attori della società civile, investendoli del compito di rendere il diritto a non emigrare non soltanto un’utopia.
Zanfrini, L., Asis, M., Alarcón, R., Baggio, F., Agyeman, E., Valtolina, G. G., Bentoglio, G., Perego, G. (eds.), Il diritto a non emigrare. Atti della VI edizione della Summer School "Mobilità umana e giustizia globale", <<STUDI EMIGRAZIONE>>, 2016; 2016: (201): 175 [http://hdl.handle.net/10807/76564]
Il diritto a non emigrare. Atti della VI edizione della Summer School "Mobilità umana e giustizia globale"
Zanfrini, Laura;Valtolina, Giovanni Giulio;
2016
Abstract
I saggi qui raccolti costituiscono gli Atti della VI edizione della Summer School Mobilità umana e giustizia globale, svoltasi dal 13 al 16 luglio 2015, promossa dall’Università Cattolica del Sacro Cuore in collaborazione con lo Scalabrini International Migration Institute, l’Agenzia scalabriniana per la cooperazione allo sviluppo e la Fondazione Migrantes. L’intento della scuola è quello di collocare l’analisi dei processi migratori all’interno di una riflessione più ampia, consapevoli dello stretto legame che unisce il governo e la governance della mobilità umana alla questione della giustizia globale, come proprio l’ultima edizione della scuola ha dimostrato in modo particolarmente eloquente. Scegliendo un tema che le cronache di questi mesi hanno reso di ancor più drammatica attualità, la scuola ha innanzitutto voluto indagare le situazioni che fanno dell’emigrazione una scelta obbligata, puntando il dito sulle responsabilità di tutti quegli attori che traggono a vario titolo profitto dalle migrazioni, venendo meno al dovere di creare, nei paesi d’origine, adeguate opportunità di vita e di lavoro per le giovani generazioni. Ha descritto, attraverso le presentazioni di studiosi provenienti da diverse delle regioni più importanti dello scenario migratorio contemporaneo, il consolidarsi di una potente industria dell’immigrazione che sottrae braccia e cervelli allo sviluppo dei loro paesi d’origine. Ha gettato luce su alcune delle componenti più vulnerabili dei flussi contemporanei, in particolare sui lavoratori a bassa qualificazione e sui minori non accompagnati. Ma ha altresì individuato alcune linee di intervento che chiamano in causa non soltanto le responsabilità dei governi e delle agenzie internazionali, ma anche quelle dei diversi attori della società civile, investendoli del compito di rendere il diritto a non emigrare non soltanto un’utopia.File | Dimensione | Formato | |
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