Nei principali Paesi occidentali i titoli di Stato rappresentano una quota molto rilevante delle consistenze di titoli di debito. L’esigenza della loro emissione sorge dalla necessità di finanziare le maggiori spese rispetto alle entrate che caratterizza ordinariamente gli Stati; la crisi finanziaria globale in corso ha accentuato tale necessità e ha messo gli Stati nella condizione di vera e propria concorrenza nella raccolta del risparmio e per conseguenza ha reso sempre più rilevanti i confronti tra le caratteristiche dei titoli e tra le modalità adottate per la loro emissione. Nel capitolo, dopo aver sinteticamente delineato le modalità di formazione del fabbisogno degli Stati e del loro debito pubblico e aver messo in evidenza gli elementi che maggiormente esprimono il livello della concorrenza nella ricerca del risparmio, viene dato ampio spazio alle caratteristiche dei titoli del debito pubblico italiano, sia esaminando le diverse tipologie di titoli che lo compongono e sia soffermandosi sulle modalità prevalenti attraverso le quali esso viene collocato tra gli investitori. Si delinea un sintetico quadro delle caratteristiche tecniche dei « titoli del debito sovrano » e delle loro modalità di emissione relativamente a 7 paesi dell’Unione monetaria europea (il cui debito rappresenta la quasi totalità dell’area dell’euro), alla Gran Bretagna e agli Stati Uniti. Dalla ricostruzione sarà possibile osservare che, pur tra le notevoli differenze frutto della storia e delle peculiarità di ciascuno dei Paesi considerati, è possibile intravedere elementi di uniformità sia con riguardo alla struttura dei titoli sia con riguardo alle prevalenti modalità della loro emissione. Da ultimo viene svolta una analisi degli aspetti principali del mercato secondario dei titoli di Stato italiani attraverso l’individuazione delle dimensioni degli scambi realizzati nei diversi possibili luoghi di negoziazione.
Pampurini, F., Di Pasquali, F., La valutazione della redditività e del rischio degli strumenti di debito, in Banfi, A., Nadotti Loris, Tagliavini, G., Valletta, M. (ed.), Economia del mercato mobiliare, ISEDI, Torino 2016: 71- 109 [https://hdl.handle.net/10807/75695]
La valutazione della redditività e del rischio degli strumenti di debito
Pampurini, FrancescaPrimo
;Di Pasquali, FiorenzoUltimo
2016
Abstract
Nei principali Paesi occidentali i titoli di Stato rappresentano una quota molto rilevante delle consistenze di titoli di debito. L’esigenza della loro emissione sorge dalla necessità di finanziare le maggiori spese rispetto alle entrate che caratterizza ordinariamente gli Stati; la crisi finanziaria globale in corso ha accentuato tale necessità e ha messo gli Stati nella condizione di vera e propria concorrenza nella raccolta del risparmio e per conseguenza ha reso sempre più rilevanti i confronti tra le caratteristiche dei titoli e tra le modalità adottate per la loro emissione. Nel capitolo, dopo aver sinteticamente delineato le modalità di formazione del fabbisogno degli Stati e del loro debito pubblico e aver messo in evidenza gli elementi che maggiormente esprimono il livello della concorrenza nella ricerca del risparmio, viene dato ampio spazio alle caratteristiche dei titoli del debito pubblico italiano, sia esaminando le diverse tipologie di titoli che lo compongono e sia soffermandosi sulle modalità prevalenti attraverso le quali esso viene collocato tra gli investitori. Si delinea un sintetico quadro delle caratteristiche tecniche dei « titoli del debito sovrano » e delle loro modalità di emissione relativamente a 7 paesi dell’Unione monetaria europea (il cui debito rappresenta la quasi totalità dell’area dell’euro), alla Gran Bretagna e agli Stati Uniti. Dalla ricostruzione sarà possibile osservare che, pur tra le notevoli differenze frutto della storia e delle peculiarità di ciascuno dei Paesi considerati, è possibile intravedere elementi di uniformità sia con riguardo alla struttura dei titoli sia con riguardo alle prevalenti modalità della loro emissione. Da ultimo viene svolta una analisi degli aspetti principali del mercato secondario dei titoli di Stato italiani attraverso l’individuazione delle dimensioni degli scambi realizzati nei diversi possibili luoghi di negoziazione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.