Il capitolo, e con esso l’intero volume, prende le mosse da una constatazione apparentemente scontata: per quanto dotata di caratteristiche proprie, la televisione per bambini è, innanzitutto, «televisione». Da tale constatazione discende una questione di metodo: per comprendere la programmazione televisiva per bambini e ragazzi è necessario inserirla nel contesto del più ampio sistema televisivo di cui fa parte, e che la condiziona a partire dai suoi elementi strutturali. Tale sistema è caratterizzato da una dimensione tecnologica, relativa alle modalità tecniche di produzione e distribuzione del segnale Tv, da una componente politica, che si traduce nel quadro normativo di regolamentazione dell’esercizio dell’attività televisiva, da un aspetto economico, che coinvolge la natura industriale della produzione dei contenuti e quella finanziaria della raccolta delle risorse necessarie a garantire la funzionalità delle imprese televisive e, infine, da una dimensione culturale, che fa riferimento al sistema dei significati sociali, ai valori condivisi e all’eredità culturale propri di una collettività su base locale, regionale, nazionale o sovrannazionale. E' necessario ricordare anche che si tratta di un sistema originariamente molto frammentato su base geografica e politica che, partendo da una condizione di sostanziale autonomia di ogni singolo contesto nazionale, è andato integrandosi a livello globale nel corso degli anni e assumendo, in Europa, alcuni tratti peculiari. In questo primo capitolo la programmazione della Children’s Television viene iscritta nel più ampio contesto dei sistemi televisivi, prima nazionali e poi sempre più integrati a livello continentale, tenendo conto di tutte le dimensioni appena ricordate, da quella tecnologica a quella politico-normativa, da quella economica a quella culturale. Dopo una breve ricostruzione storica relativa allo spazio dedicato alla programmazione per ragazzi nelle diverse fasi di sviluppo della televisione italiana, il capitolo analizza l'attuale scenario europeo della Televisione digitale multichannel, le leve giuridiche ed economiche a favore della provision di contenuti tv per bambini e il relativo quadro nomativo italiano, focalizzandosi infine sulla struttura dell'offerta in termini di canali e di programmazione (player pubblici e privati, nazionalità della produzione, generi principali).

Aroldi, P., La Children's Television nello scenario del sistema televisivo europeo, in Aroldi, P. (ed.), Piccolo schermo. Che cos'è e come funziona la Children's Television, Edizioni Angelo Guerini e Associati spa, Milano 2015: 33- 64 [http://hdl.handle.net/10807/73713]

La Children's Television nello scenario del sistema televisivo europeo

Aroldi, Piermarco
Primo
2015

Abstract

Il capitolo, e con esso l’intero volume, prende le mosse da una constatazione apparentemente scontata: per quanto dotata di caratteristiche proprie, la televisione per bambini è, innanzitutto, «televisione». Da tale constatazione discende una questione di metodo: per comprendere la programmazione televisiva per bambini e ragazzi è necessario inserirla nel contesto del più ampio sistema televisivo di cui fa parte, e che la condiziona a partire dai suoi elementi strutturali. Tale sistema è caratterizzato da una dimensione tecnologica, relativa alle modalità tecniche di produzione e distribuzione del segnale Tv, da una componente politica, che si traduce nel quadro normativo di regolamentazione dell’esercizio dell’attività televisiva, da un aspetto economico, che coinvolge la natura industriale della produzione dei contenuti e quella finanziaria della raccolta delle risorse necessarie a garantire la funzionalità delle imprese televisive e, infine, da una dimensione culturale, che fa riferimento al sistema dei significati sociali, ai valori condivisi e all’eredità culturale propri di una collettività su base locale, regionale, nazionale o sovrannazionale. E' necessario ricordare anche che si tratta di un sistema originariamente molto frammentato su base geografica e politica che, partendo da una condizione di sostanziale autonomia di ogni singolo contesto nazionale, è andato integrandosi a livello globale nel corso degli anni e assumendo, in Europa, alcuni tratti peculiari. In questo primo capitolo la programmazione della Children’s Television viene iscritta nel più ampio contesto dei sistemi televisivi, prima nazionali e poi sempre più integrati a livello continentale, tenendo conto di tutte le dimensioni appena ricordate, da quella tecnologica a quella politico-normativa, da quella economica a quella culturale. Dopo una breve ricostruzione storica relativa allo spazio dedicato alla programmazione per ragazzi nelle diverse fasi di sviluppo della televisione italiana, il capitolo analizza l'attuale scenario europeo della Televisione digitale multichannel, le leve giuridiche ed economiche a favore della provision di contenuti tv per bambini e il relativo quadro nomativo italiano, focalizzandosi infine sulla struttura dell'offerta in termini di canali e di programmazione (player pubblici e privati, nazionalità della produzione, generi principali).
2015
Italiano
Piccolo schermo. Che cos'è e come funziona la Children's Television
9788862505963
Edizioni Angelo Guerini e Associati spa
Aroldi, P., La Children's Television nello scenario del sistema televisivo europeo, in Aroldi, P. (ed.), Piccolo schermo. Che cos'è e come funziona la Children's Television, Edizioni Angelo Guerini e Associati spa, Milano 2015: 33- 64 [http://hdl.handle.net/10807/73713]
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