Negli anni Cinquanta e Sessanta teatro e arti visive si contaminano e incrociano. Per un verso si assiste a una svolta performativa delle arti visive. Per l'altro il teatro ridefinisce il suo statuto sbilanciandosi in direzione della performance. Le principali esperienze internazionali (John Cage, il Living Theatre, il Bread & Puppet Theatre, Grotowski) trasformano l'idea di teatro e mettono in discussione il confine tra scena e vita. La ricezione di tali esperienze in Italia provoca molti artisti a mescolare le suggestioni dell'arte ai linguaggi della scena. E' il caso di Mario Ricci, Carlo Quartucci, Giuliano Vasilicò e molti altri, attivi negli anni Sessanta e Settanta.
Carpani, R., Dalle arti alla performance, in Colombo, F., Eugeni, R. (ed.), Storia della comunicazione e dello spettacolo in Italia. vol II I media alla sfida della democrazia (1945- 1978), Vita e Pensiero, Milano 2015: 64- 67 [http://hdl.handle.net/10807/71772]
Dalle arti alla performance
Carpani, Roberta
2015
Abstract
Negli anni Cinquanta e Sessanta teatro e arti visive si contaminano e incrociano. Per un verso si assiste a una svolta performativa delle arti visive. Per l'altro il teatro ridefinisce il suo statuto sbilanciandosi in direzione della performance. Le principali esperienze internazionali (John Cage, il Living Theatre, il Bread & Puppet Theatre, Grotowski) trasformano l'idea di teatro e mettono in discussione il confine tra scena e vita. La ricezione di tali esperienze in Italia provoca molti artisti a mescolare le suggestioni dell'arte ai linguaggi della scena. E' il caso di Mario Ricci, Carlo Quartucci, Giuliano Vasilicò e molti altri, attivi negli anni Sessanta e Settanta.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.