Le ricognizioni in materia di fabbisogni di lavoro immigrato e di determinazione delle quote di ingresso compiute in Lombardia in questi anni, nell’ambito delle attività dell’Osservatorio Regionale sull’integrazione e la multietnicità, hanno portato all’individuazione di alcune linee interpretative del problema che possono essere sviluppate lungo almeno tre dimensioni principali. È innanzitutto implicata una dimensione tecnico/metodologica relativa alla quantificazione del fabbisogno; una seconda linea interpretativa del problema è identificabile nella questione della collaborazione inter-istituzionale e della prassi concertativa in tema di definizione dei fabbisogni di manodopera immigrata; una terza linea interpretativa è la dimensione relativa ai criteri sui quali si posa la determinazione a livello nazionale delle quote di ingresso assegnate alle regioni e alle province autonome a costituire la principale incognita.
Marcaletti, F., Colasanto, M., La domanda di lavoro immigrato. Esperienze e problemi, in Fondazione Ismu-Regione Lombardi, F. I. L. (ed.), Rapporto 2006. Gli immigrati in Lombardia, Osservatorio Regionale per l'integrazione e la multietnicità (ORIM), Milano 2007: 139- 164 [http://hdl.handle.net/10807/70285]
La domanda di lavoro immigrato. Esperienze e problemi
Marcaletti, Francesco;Colasanto, Michele
2007
Abstract
Le ricognizioni in materia di fabbisogni di lavoro immigrato e di determinazione delle quote di ingresso compiute in Lombardia in questi anni, nell’ambito delle attività dell’Osservatorio Regionale sull’integrazione e la multietnicità, hanno portato all’individuazione di alcune linee interpretative del problema che possono essere sviluppate lungo almeno tre dimensioni principali. È innanzitutto implicata una dimensione tecnico/metodologica relativa alla quantificazione del fabbisogno; una seconda linea interpretativa del problema è identificabile nella questione della collaborazione inter-istituzionale e della prassi concertativa in tema di definizione dei fabbisogni di manodopera immigrata; una terza linea interpretativa è la dimensione relativa ai criteri sui quali si posa la determinazione a livello nazionale delle quote di ingresso assegnate alle regioni e alle province autonome a costituire la principale incognita.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.