Il rapporto tra forze di lavoro di origine immigrata e fenomeno infortunistico continua a rimanere critico e problematico. Nonostante un numero crescente di lavoratori immigrati sia ormai stabilmente radicato da diverso tempo, spe-cie nel nord del paese, all’interno del tessuto produttivo e occupazionale, la capacità di incidere – da parte degli organismi competenti – sulle pratiche lavorative che espongono al rischio questa componente della manodopera sembra tuttora debole. La criticità del rapporto tra lavoratori immigrati e fenomeno infortuni-stico è dimostrata dalle incidenze degli eventi denunciati che permangono più elevate di quelle che coinvolgono i lavoratori autoctoni. In questo scarto trova consistenza l’ipotesi che vi sia una efficacia differenziale delle iniziative rivolte a prevenire il manifestarsi di incidenti sul lavoro o lo svilupparsi di malattie professionali. Tale efficacia differenziale rappresenta in questa prospettiva anche il lato più problematico del rapporto tra immigrati e infortuni, e rimanda alla multidimensionalità delle variabili che influiscono sulla capacità degli interventi posti in campo: la molteplicità degli attori coinvolti, la natura delle pratiche che si istituzionalizzano nei luoghi di lavoro, l’impatto delle culture del lavoro e della sicurezza che si affermano, anche in correlazione con percezioni influenzate dalla variabile etnica.
Marcaletti, F. (ed.), Lavoratori immigrati e fenomeno infortunistico in provincia di Sondrio: la seconda indagine, Fondazione ISMU, Milano 2010: 65 [http://hdl.handle.net/10807/70274]
Lavoratori immigrati e fenomeno infortunistico in provincia di Sondrio: la seconda indagine
Marcaletti, Francesco
2010
Abstract
Il rapporto tra forze di lavoro di origine immigrata e fenomeno infortunistico continua a rimanere critico e problematico. Nonostante un numero crescente di lavoratori immigrati sia ormai stabilmente radicato da diverso tempo, spe-cie nel nord del paese, all’interno del tessuto produttivo e occupazionale, la capacità di incidere – da parte degli organismi competenti – sulle pratiche lavorative che espongono al rischio questa componente della manodopera sembra tuttora debole. La criticità del rapporto tra lavoratori immigrati e fenomeno infortuni-stico è dimostrata dalle incidenze degli eventi denunciati che permangono più elevate di quelle che coinvolgono i lavoratori autoctoni. In questo scarto trova consistenza l’ipotesi che vi sia una efficacia differenziale delle iniziative rivolte a prevenire il manifestarsi di incidenti sul lavoro o lo svilupparsi di malattie professionali. Tale efficacia differenziale rappresenta in questa prospettiva anche il lato più problematico del rapporto tra immigrati e infortuni, e rimanda alla multidimensionalità delle variabili che influiscono sulla capacità degli interventi posti in campo: la molteplicità degli attori coinvolti, la natura delle pratiche che si istituzionalizzano nei luoghi di lavoro, l’impatto delle culture del lavoro e della sicurezza che si affermano, anche in correlazione con percezioni influenzate dalla variabile etnica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.