The visit of Aeneas to Dido's spirit in the sixth book of Virgil's Aeneid is certainly one of the most celebrated passages in ancient literature and probably in all Western literature. The article deals with the problems of a modern translation of this masterpiece, and, moving from the analysis of several translation, both English and Italian, proposes a new translation giving some reasons of the translator's choices.
Il racconto della visita di Enea a Didone nel sesto libro dell'Eneide di Virgilio è certamente uno dei passi più celebrati di tutta la letteratura antica e probabilmente di tutta la letteratura occidentale. Questo articolo affronta i problemi di una traduzione moderna di questo capolavoro, e, partendo dall'analisi di diverse traduzioni sia inglesi sia italiane, propone una nuova traduzione offrendo alcune ragioni delle scelte effettuate dal traduttore.
Milanese, G. F., Eneide VI 450-473: un diario traduttivo, in Bonola, A. P., Calusio, M. (ed.), Il nostro sogno di una cosa. Saggi e traduzioni per Serena Vitale, Archinto, Milano 2015: 179- 194 [http://hdl.handle.net/10807/69690]
Eneide VI 450-473: un diario traduttivo
Milanese, Guido Fabrizio
2015
Abstract
The visit of Aeneas to Dido's spirit in the sixth book of Virgil's Aeneid is certainly one of the most celebrated passages in ancient literature and probably in all Western literature. The article deals with the problems of a modern translation of this masterpiece, and, moving from the analysis of several translation, both English and Italian, proposes a new translation giving some reasons of the translator's choices.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.