L'arte contemporanea sfugge al racconto, a definizioni univoche, preferisce alludere, evocare, suscitare. E' questo che genera difficoltà di comprensione. E da quando l'arte si è affrancata dal veicolare un messaggio, dall'essere rappresentativa, il suo senso spirituale non si può cogliere nel contenuto, ma in una dimensione soggettiva. Si comprende meglio dunque l'apporto che l'arte contemporanea può dare alla Chiesa quando si tiene presente proprio quella reciprocità tra mondo e Chiesa invocata dal Concilio Vaticano II. Il saggio, ripercorre, i principali documenti del Concilio e alcuni esempi significativi del felice rapporto tra arte contemporanea e Chiesa dimostrando, come sia possibile, che tale incontro si attui nella contemporaneità.
Di Raddo, E., L'arte per la Chiesa: la ricezione del Concilio attraverso alcuni recenti interventi artistici, in Bianchi, A. (ed.), Il Concilio Vaticano II Crocevia dell'Umanesimo contemporaneo, Vita e Pensiero, Milano 2015: 365- 378 [http://hdl.handle.net/10807/68808]
L'arte per la Chiesa: la ricezione del Concilio attraverso alcuni recenti interventi artistici
Di Raddo, Elena
2015
Abstract
L'arte contemporanea sfugge al racconto, a definizioni univoche, preferisce alludere, evocare, suscitare. E' questo che genera difficoltà di comprensione. E da quando l'arte si è affrancata dal veicolare un messaggio, dall'essere rappresentativa, il suo senso spirituale non si può cogliere nel contenuto, ma in una dimensione soggettiva. Si comprende meglio dunque l'apporto che l'arte contemporanea può dare alla Chiesa quando si tiene presente proprio quella reciprocità tra mondo e Chiesa invocata dal Concilio Vaticano II. Il saggio, ripercorre, i principali documenti del Concilio e alcuni esempi significativi del felice rapporto tra arte contemporanea e Chiesa dimostrando, come sia possibile, che tale incontro si attui nella contemporaneità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.