Il lavoro manuale è spesso presente nella storia degli istituti per minori, dagli orfanotrofi alle case per bambini e ragazzi abbandonati e "derelitti", come modalità di impiego disciplinato degli ospiti e anche a beneficio dei bilanci dell’ente. Dal Sette-Ottocento il lavoro assunse gradualmente finalità nuove e lo scopo "industriale" di laboratori e officine degli enti assistenziali si venne riducendo, mentre ci si propose – anche nel confronto con esperienze e modelli stranieri – una vera formazione professionale. Questa era diretta non solo a permettere l’apprendimento di un mestiere manuale e facilitare il collocamento lavorativo, obiettivi che pure restavano tra gli scopi degli istituti; ma anche a valorizzare le attitudini e i talenti dei giovani assistiti e dare loro maggiori opportunità mediante una buona qualificazione professionale. Le esperienze e le immagini contenute nel volume raccontano di scuole-officina volte a formare sarte e sarti, calzolai, falegnami-ebanisti, meccanici, ecc., di navi asilo, di colonie agricole e di corsi professionali nei riformatori. Già prima che il lavoro dei minori fosse vietato per legge in Italia, in vari enti il lavoro degli allievi fu accantonato e gli istituti si orientarono ad ampliare l’istruzione degli alunni e a potenziarne le opportunità mediante la formazione professionale. Un processo che, muovendo dall’infanzia povera e "irregolare", contribuì all’affermazione di un sentimento dell’infanzia e all’adozione di atteggiamenti e pedagogie più appropriate a un’età unica e non sempre facile. Il volume raccoglie saggi di Marianna Belvedere, Giovanni Paolo Cantoni, Cristina Cenedella, Giovenale Dotta, Gianpiero Fumi, Roberto Giulianelli, Sara Margoni, Barbara Montesi, Simone Riboldi, Eleonora Sàita, Raffaella Salvemini, Maria Antonietta Selvaggio.
Fumi, G., Cenedella, C. (eds.), Oltre l’assistenza. Lavoro e formazione professionale negli istituti per l’infanzia "irregolare" in Italia tra Sette e Novecento, Vita e Pensiero, Milano 2015: 338 [http://hdl.handle.net/10807/68756]
Oltre l’assistenza. Lavoro e formazione professionale negli istituti per l’infanzia "irregolare" in Italia tra Sette e Novecento
Fumi, Gianpiero;Cenedella, Cristina
2015
Abstract
Il lavoro manuale è spesso presente nella storia degli istituti per minori, dagli orfanotrofi alle case per bambini e ragazzi abbandonati e "derelitti", come modalità di impiego disciplinato degli ospiti e anche a beneficio dei bilanci dell’ente. Dal Sette-Ottocento il lavoro assunse gradualmente finalità nuove e lo scopo "industriale" di laboratori e officine degli enti assistenziali si venne riducendo, mentre ci si propose – anche nel confronto con esperienze e modelli stranieri – una vera formazione professionale. Questa era diretta non solo a permettere l’apprendimento di un mestiere manuale e facilitare il collocamento lavorativo, obiettivi che pure restavano tra gli scopi degli istituti; ma anche a valorizzare le attitudini e i talenti dei giovani assistiti e dare loro maggiori opportunità mediante una buona qualificazione professionale. Le esperienze e le immagini contenute nel volume raccontano di scuole-officina volte a formare sarte e sarti, calzolai, falegnami-ebanisti, meccanici, ecc., di navi asilo, di colonie agricole e di corsi professionali nei riformatori. Già prima che il lavoro dei minori fosse vietato per legge in Italia, in vari enti il lavoro degli allievi fu accantonato e gli istituti si orientarono ad ampliare l’istruzione degli alunni e a potenziarne le opportunità mediante la formazione professionale. Un processo che, muovendo dall’infanzia povera e "irregolare", contribuì all’affermazione di un sentimento dell’infanzia e all’adozione di atteggiamenti e pedagogie più appropriate a un’età unica e non sempre facile. Il volume raccoglie saggi di Marianna Belvedere, Giovanni Paolo Cantoni, Cristina Cenedella, Giovenale Dotta, Gianpiero Fumi, Roberto Giulianelli, Sara Margoni, Barbara Montesi, Simone Riboldi, Eleonora Sàita, Raffaella Salvemini, Maria Antonietta Selvaggio.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.